Referendum costituzionale, Civati a Radio Capital: chi vota ‘no’ vuole un futuro diverso

Prima di parlare di autoritarismo e concentrare tutto su Renzi, concentriamoci sul merito della riforma costituzionale oggetto del referendum confermativo di ottobre: è una riforma fatta con i piedi.

“Pri­ma di par­la­re di auto­ri­ta­ri­smo e con­cen­tra­re tut­to su Ren­zi, che è pro­prio ciò che vuo­le la reto­ri­ca usa­ta dal Pre­si­den­te del con­si­glio, vor­rei con­cen­trar­mi sul meri­to del­la rifor­ma costi­tu­zio­na­le ogget­to del refe­ren­dum con­fer­ma­ti­vo di otto­bre. È una rifor­ma fat­ta con i pie­di”, affer­ma il segre­ta­rio nazio­na­le di Pos­si­bi­le Giu­sep­pe Civa­ti ai micro­fo­ni di Radio Capi­tal. “Si par­la di abo­li­zio­ne del Sena­to, quan­do inve­ce ci sarà un Sena­to sur­rea­le com­po­sto da con­si­glie­ri regio­na­li, che si nomi­na­no tra loro e che ver­ran­no scel­ti tra i sin­da­ci di alcu­ne cit­tà, con sena­to­ri a vita, che non sono a vita ma dura­no set­te anni.

“Ren­zi mi pare in gros­sa dif­fi­col­tà in que­sta fase poli­ti­ca, soprat­tut­to nel­la gestio­ne del suo par­ti­to allea­to con Ver­di­ni, che è la per­so­na­li­tà più for­te in que­sto momen­to. Quin­di rilan­cia, come è nel suo sti­le, e con­cen­tra la bat­ta­glia su di sé in modo abba­stan­za pre­sun­tuo­so, soprat­tut­to quan­do dice ‘chi dice no, dice no al futu­ro’: io non cre­do che chi vota no, non vuo­le il futu­ro, sem­pli­ce­men­te lo vuo­le diver­so”, pro­se­gue Civa­ti duran­te l’intervista di Edoar­do Buffoni.

“La nostra cam­pa­gna — aggiun­ge — non comin­cia ades­so, ma par­te da un lavo­ro par­la­men­ta­re che stia­mo facen­do da anni. Abbia­mo pre­sen­ta­to deci­ne di emen­da­men­ti riguar­dan­ti la par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca, mol­to pun­tua­li, mol­to ragio­na­ti, che non sono sta­ti accol­ti. Poi c’è un’ombra su tut­to que­sto, che è l’Italicum, la rifor­ma elet­to­ra­le che, que­sta sì, accen­tra nel­le mani di pochi poli­ti­ci ita­lia­ni la scel­ta di qua­si tut­ti i rap­pre­sen­tan­ti del popo­lo”, con­clu­de Civa­ti inter­vi­sta­to duran­te la tra­smis­sio­ne Tg Zero, in diret­ta su Radio Capi­tal.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a