In vista del referendum sulle trivelle del 17 aprile, un gruppo di imprenditori lancia un appello a favore del “sì”. Tra i primi firmatari, per adesso, appaiono Lucio Cavazzoni, presidente del Gruppo Alce Nero; Pasquale Pistorio, già vicepresidente di Confindustria; Gianluigi Angelantoni, Presidente di ANEST, Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica; Simone Togni, presidente di ANEV, Associazione Nazionale Energia del Vento; Tonino Capacchione, vicepresidente nazionale Sindacato Italiano Balneari Confcommercio; Claudio Di Rollo e Benedetto Fracchiolla, rispettivamente presidente e direttore di Finoliva, Bari; Matteo e Salvatore Aloe, fondatori di Berberè; Andrea Bertoldi, direttore di Brio, Verona; Rita di Padova, direttore generale Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus ONLUS, Foggia; Enea Roveda, amministratore delegato di Lifegate, Milano; Lino Nori, presidente di Controllo Biologico, Bologna; Primo Barzoni, presidente di Palm SpA, Viadana (MN); Agostino Re Rebaudengo, presidente di AssoRinnovabili; Massimo Vaccari, presidente di Triciclo srl.
“Il petrolio come i diamanti e i metalli fanno parte della cultura dell’estrazione e sempre sono causa di impoverimento ed inquinamento delle terre da cui provengono — si legge nell’appello — oggi è possibile seminare il vento, coltivare il sole e le energie rinnovabili che portano democrazia e creatività, rispettano la natura, preservano l’ambiente e portano benessere per molti e non per alcuni. Sono simbolo di una nuova economia fondata sulla circolarità”. Per gli imprenditori, il petrolio è divenuto “la più insostenibile delle materie prime del nostro pianeta, per gli effetti ambientali e sociali del suo accaparramento, e per le tensioni locali e internazionali che innesca. L’economia alla quale il petrolio 150 anni fa ha dato origine, quella fossile, rappresenta il passato. Ci meritiamo una storia nuova e diversa, che è già cominciata attraverso molte bellissime imprese e start up del nostro paese impegnate nella creazione di percorsi alternativi ai combustibili fossili, tesi a recuperare un rapporto fecondo con la natura”.