RELAZIONE ANNUALE 2014 DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA

RELAZIONE ANNUALE 2014 DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA 

Estrat­to P.352 e seguenti

http://www.camera.it/temiap/2015/03/04/OCD177-1033.pdf

Nel perio­do in esa­me – 1.7.2013/30.6.2014 – si regi­stra un signi­fi­ca­ti­vo, ma non ecce­zio­na­le, aumen­to dei seque­stri di tut­te le sostan­ze stu­pe­fa­cen­ti sopra indi­ca­te, fat­to sal­vo il dato sul­la can­na­bis, che evi­den­zia­va un rile­van­tis­si­mo pic­co di incre­men­to di oltre il 120%.

In par­ti­co­la­re, cade­va­no in seque­stro: kg 4.499 di cocai­na, Kg 851 di eroina,

kg 147.132 di can­na­bis ( di cui 109.000 di hashish, 37.151 di mari­jua­na, 900

di pian­te).

[…]

Quan­to al dato sui seque­stri di can­na­bis, lo stes­so, come anti­ci­pa­to, evi­den­zia un pic­co che appa­re alta­men­te dimo­stra­ti­vo del­la sem­pre più capil­la­re dif­fu­sio­ne di que­sto stupefacente.

Non essen­do matu­ra­te nuo­ve e par­ti­co­la­ri tec­ni­che inve­sti­ga­ti­ve in tale ambi­to deve ragio­ne­vol­men­te rite­ner­si che a seque­stri così impo­nen­ti ed in aumen­to cor­ri­spon­da una mas­sa cir­co­lan­te di can­na­bi­noi­di deci­sa­men­te in aumento.

Per ave­re con­tez­za del­la dimen­sio­ne che ha, ora­mai, assun­to il feno­me­no del con­su­mo del­le cd dro­ghe leg­ge­re, baste­rà osser­va­re che — con­si­de­ra­to che, come si è det­to, il quan­ti­ta­ti­vo seque­stra­to è di alme­no 10/20 vol­te infe­rio­re a quel­lo con­su­ma­to — si deve ragio­ne­vol­men­te ipo­tiz­za­re un mer­ca­to che ven­de, appros­si­ma­ti­va­men­te, fra 1,5 e 3 milio­ni di Kg all’anno di can­na­bis, quan­ti­tà che sod­di­sfa una doman­da di mer­ca­to di dimen­sio­ni gigantesche.

In via esem­pli­fi­ca­ti­va, l’indicato quan­ti­ta­ti­vo con­sen­te a cia­scun cit­ta­di­no ita­lia­no (com­pre­si vec­chi e bam­bi­ni) un con­su­mo di cir­ca 25/50 gram­mi pro­ca­pi­te ( pari a cir­ca 100/200 dosi) all’anno.

Inve­ro, di fron­te a nume­ri come quel­li appe­na visti — e sen­za alcun pre­giu­di­zio ideo­lo­gi­co, proi­bi­zio­ni­sta o anti-proi­bi­zio­ni­sta che sia — si ha il dove­re di evi­den­zia­re a chi di dove­re, che, ogget­ti­va­men­te, e nono­stan­te il mas­si­mo sfor­zo pro­fu­so dal siste­ma nel con­tra­sto alla dif­fu­sio­ne dei can­na­bi­noi­di, si deve regi­stra­re il tota­le fal­li­men­to dell’azione repres­si­va (rec­tius: degli effet­ti di quest’ultima sul­la dif­fu­sio­ne del­lo stu­pe­fa­cen­te in questione).

E quan­do si par­la di “mas­si­mo sfor­zo pro­fu­so” in tale spe­ci­fi­ca azio­ne di con­tra­sto, si inten­de dire che — fat­ti sal­vi i sem­pre pos­si­bi­li miglio­ra­men­ti qua­li­ta­ti­vi, ovve­ro la razio­na­liz­za­zio­ne o gli aggiu­sta­men­ti nell’impiego del­le risor­se – attual­men­te, il siste­ma repres­si­vo ed inve­sti­ga­ti­vo nazio­na­le, che que­sto Uffi­cio osser­va da una posi­zio­ne pri­vi­le­gia­ta, è nel­la let­te­ra­le impos­si­bi­li­tà di aumen­ta­re gli sfor­zi per repri­me­re meglio e di più la dif­fu­sio­ne dei can­na­bi­noi­di. Ciò per la sem­pli­ce ragio­ne che, oggi, con le risor­se attua­li, non è né pen­sa­bi­le né auspi­ca­bi­le, non solo impe­gna­re ulte­rio­ri mez­zi ed uomi­ni sul fron­te anti-dro­ga inte­so in sen­so glo­ba­le, com­pren­si­vo di tut­te le dro­ghe ( impe­gno che assor­be già enor­mi risor­se uma­ne e mate­ria­li, sic­chè, spo­stan­do ulte­rio­ri uomi­ni e mez­zi su tale fron­te, di con­se­guen­za rimar­reb­be­ro “sco­per­te” e pri­ve di rispo­sta inve­sti­ga­ti­va altre emer­gen­ze cri­mi­na­li viru­len­te, qua­li quel­le rap­pre­sen­ta­te da cri­mi­na­li­tà di tipo mafio­so, estor­sio­ni, traf­fi­co di esse­re uma­ni e di rifiu­ti, cor­ru­zio­ne, ecc) ma, nep­pu­re, tan­to­me­no, è pen­sa­bi­le spo­sta­re risor­se all’interno del mede­si­mo fron­te, vale a dire dal con­tra­sto al traf­fi­co del­le (leta­li) dro­ghe “pesan­ti” al con­tra­sto al traf­fi­co di dro­ghe “leg­ge­re”. In tut­ta evi­den­za sareb­be un grot­te­sco controsenso.

Si può dire, allo­ra, che i dati sta­ti­sti­ci e quan­ti­ta­ti­vi nudi e cru­di, segna­la­no, in que­sto spe­ci­fi­co ambi­to, l’affermarsi di un feno­me­no ora­mai ende­mi­co, capil­la­re e svi­lup­pa­to ovun­que, non dis­si­mi­le, quan­to a radi­ca­men­to e dif­fu­sio­ne socia­le, a quel­lo del con­su­mo di sostan­ze leci­te (ma, il cui abu­so può del pari esse­re noci­vo) qua­li tabac­co ed alcool.

La cir­co­stan­za è aggra­va­ta dal fat­to che il trend può ragio­ne­vol­men­te rite­ner­si in ulte­rio­re cre­sci­ta non solo per ragio­ni sto­ri­che e socia­li ma anche in con­si­de­ra­zio­ne del­la mino­re deter­ren­za del­le nor­me pena­li riguar­dan­ti le cd dro­ghe leg­ge­re, san­ci­ta dal­la recen­te sen­ten­za nr 32/2014 del­la Cor­te Costi­tu­zio­na­le, che sostan­zial­men­te non con­sen­to­no l’arresto in flagranza.

Dun­que, davan­ti a que­sto qua­dro, che evi­den­zia l’oggettiva ina­de­gua­tez­za di ogni sfor­zo repres­si­vo, spet­te­rà al legi­sla­to­re valu­ta­re se, in un con­te­sto di più ampio respi­ro (ipo­tiz­zia­mo, alme­no, euro­peo, in quan­to par­lia­mo di un mer­ca­to ora­mai uni­ta­rio anche nel set­to­re degli stu­pe­fa­cen­ti) sia oppor­tu­na una depe­na­liz­za­zio­ne del­la mate­ria, tenen­do con­to del fat­to che, nel bilan­cia­men­to di con­trap­po­sti inte­res­si, si dovran­no tene­re pre­sen­ti, da una par­te, le moda­li­tà e le misu­re con­cre­ta­men­te (e non astrat­ta­men­te) più ido­nee a garan­ti­re, anche in que­sto ambi­to, il dirit­to alla salu­te dei cit­ta­di­ni (spe­cie dei mino­ri) e, dall’altra, le rica­du­te che la depe­na­liz­za­zio­ne avreb­be in ter­mi­ni di defla­zio­ne del cari­co giu­di­zia­rio, di libe­ra­zio­ne di risor­se dispo­ni­bi­li del­le for­ze dell’ordine e magi­stra­tu­ra per il con­tra­sto di altri feno­me­ni cri­mi­na­li e, infi­ne, di pro­sciu­ga­men­to di un mer­ca­to che, alme­no in par­te, è di appan­nag­gio di asso­cia­zio­ni cri­mi­na­li agguerrite.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.