[vc_row][vc_column][vc_column_text]Continuano incessanti le azioni politiche e amministrative per cercare di limitare quanto più possibile i servizi primari per l’accoglienza a Riace. In ordine di tempo, non ultima per i significati politici, è lo “sfratto” definito temporaneo, ma sospettiamo definitivo, dell’ambulatorio medico polispecialistico aperto nel 2017 dalla Associazione Umanitaria Onlus Jimuel, per l’assistenza degli ospiti di Riace, oltre a quanti ne avessero bisogno nel comune della Locride.
Jimuel Onlus ha, fino a pochi giorni fa, usufruito dei locali siti nel Municipio di Riace, che sono costretti ad abbandonare per consentire, a detta degli attuali amministratori comunali, l’insediamento del Commissario Liquidatore del Comune. La proposta di usufruire, in alternativa, dei locali della Guardia Medica non può essere presa in considerazione, in quanto non idonei per le attività dell’Ambulatorio, nato in collaborazione dello Studio radiologico di Siderno, perché mancanti delle necessarie autorizzazioni.
All’Ambulatorio Jimuel di Riace hanno guardato in questi anni moltissimi rifugiati di Riace, certamente, ma anche di Camini, Stignano, Monasterace.
Questo tipo di iniziative non devono interrompersi, a maggior ragione in un momento dove è acuta la fase di respingimento culturale e fisico dei migranti.
Possibile è partecipe dello sforzo umanitario dell’Associazione Jimuel Onlus e vuole evidenziare che in questa terra di grandi soprusi e grandi emigrazioni ci sono persone e organizzazioni che lottano quotidianamente per affermare l’umanità vera, quella sofferta e insostituibile dell’uomo per l’uomo. Dobbiamo, vogliamo sostenere l’azione umanitaria di Jimuel.
Silvio Frascà
Presidio Costa dei gelsomini Possibile — Siderno[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]