Sabato 13 dicembre ci troviamo tutti alle Scuderie di Piazza Verdi a Bologna, per una giornata di confronto e per lanciare il nostro progetto politico POSSìBILE, a un anno dalle Primarie del Pd. Prima però ti chiediamo di partecipare alla nostra Ricognizione Possibile.
L’8 dicembre 2013, giusto un anno fa, al governo c’era Enrico Letta, sorretto da quelle larghe intese per le quali ci dicevano che non c’erano alternative. Alternative ce n’erano, ma quelle scelte dalle Primarie in poi hanno persino peggiorato quel confuso quadro politico.
Così è stato fin da subito, con il Patto del Nazareno siglato nella sede del Pd. Poi l’ipocrita #enricostaisereno e il quotidiano cementarsi di quella coalizione dal Pd alla Destra che oggi il premier, rimasto ancora Segretario del Partito Democratico, vuole coagulare intorno ad un indefinito Partito della Nazione. In mezzo, la fumosa riforma elettorale, la cosiddetta riforma del lavoro, mentre si annunciano riforme su riforme, e mentre il semestre europeo è trascorso senza lasciare traccia.
E il Pd? Il segretario proponeva di rivoltare il partito come un calzino: trasparenza, partecipazione, condivisione. Ma dove? I tesserati sono spariti, i circoli locali sono spesso ridotti a comitati elettorali e la partecipazione alle decisioni si ferma all’intervento fiume del Segretario nelle direzioni, inevitabilmente approvate dalla maggioranza, e alle cene di finanziamento a cui partecipano personaggi quantomeno discutibili.
Chissà quanti dei quasi tre milioni che hanno votato alle Primarie lo scorso anno tornerebbero oggi nei gazebo. Chissà quanti confermerebbero il loro voto, e soprattutto chissà quanti voterebbero ancora il Pd.
Da parte nostra continuiamo il nostro percorso con Pippo Civati. E alla puerile retorica dei gufi, dei rosiconi, rispondiamo nel merito delle cose con una nostra ricognizione sulle decisioni che è chiamato a prendere il Partito Democratico.
In un partito che si ricorda degli elettori solo la settimana prima del voto, noi torniamo a chiedere la loro opinione su quali siano le vere priorità, per un’agenda politica dettata dai bisogni del paese. Per elaborare proposte che diventino presto leggi con le forze che in Parlamento ci sono e sono alternative al disegno tracciato dalle larghe intese.
Sul Jobs Act, sullo Sblocca Italia, e su molte altre questioni che riguardano il nostro percorso politico, che vogliamo il più possibile condiviso.
Partecipa alla ricognizione: