Danimarca, Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Austria, Finlandia e Germania. Sono questi i Paesi che ad oggi permettono il ricongiungimento di coppie binazionali con un partner extra-UE. L’Italia ancora no.
Ancora oggi, a distanza di quasi tre mesi dall’avvio della fase 2 che ha permesso il ricongiungimento con i propri cari, molte coppie binazionali sono rimaste divise a causa di misure restrittive dovute all’emergenza Covid-19. Non si discute sulla necessità di queste misure, tuttavia l’impossibilità di ricongiungersi da parte di coppie formate da persone originarie e residenti in Paesi diversi influisce sulla stabilità emotiva e sul futuro di numerose persone in tutto il mondo, compresi tanti italiani e italiane.
Anche la Commissione Europea ha portato la questione all’attenzione dei Paesi membri, incoraggiandoli a garantire l’ingresso ai partner non sposati di cittadini e residenti dell’Unione Europea.
Quello che si chiede al Governo Italiano non è la totale riapertura delle frontiere, ma il diritto al ricongiungimento con i propri cari che hanno un passaporto diverso da quello italiano, il tutto nel rispetto delle regole di sicurezza.
Qui di seguito il link del movimento #LoveIsNotTourism, con una serie di petizioni, divise per paese: www.loveisnottourism.com
Facciamo sì che la gioia di rincontrare i propri affetti sia un diritto garantito a tutti!
Valentina Meri Lopez e Andrea Lazzeri