Quando siamo partiti i Verdi erano stimati allo 0.5%.
Ma quella dei Verdi europei, per molte ragioni, nazionali e europee, si è rivelata la scelta giusta.
Scontando un ritardo storico e politico notevole, il totale oscuramento mediatico e una gestione non impeccabile delle liste, la lista Europa Verde si è dimostrato l’unico movimento che cresce, nello schieramento progressista. Attendiamo l’analisi del voto anche per l’italia, ma tra i più giovani, negli altri Paesi, supera addirittura il 30 per cento: un investimento per il futuro, come avevamo sempre sostenuto.
Veniamo dall’anno più difficile della nostra pur breve storia, dalle dimissioni di Civati da Segretario all’abbandono di figure che hanno scelto altre strade, ma oggi possiamo dire di aver iniziato a costruire qualcosa di nuovo, ma soprattutto di sensato: perché non abbiamo mai pensato che fosse questione di assemblare pezzi, ma di avere un progetto chiaro e una chiave di lettura della realtà. Peccato per il tempo perso per colpa di tavoli e tavolini convocati intorno a noi per mesi e mesi, ma vorrei ricordare che noi al Camp avevamo invitato Ska Keller già nel luglio 2018, per costruire insieme a lei un’operazione ancora più ambiziosa.
Una sfida che rilanciamo fin da questa mattina, anche per rispondere alle tante e ai tanti che si sono detti disponibili a muoversi con noi, da Bolzano a Lampedusa. Le richieste di aperture di nuovi comitati in varie parti d’Italia giunte in questi ultimi giorni, in questo senso, è incoraggiante.
Inoltre, proprio per non dissipare quanto di buono costruito, chiediamo da subito alle candidate che si sono spese con coraggio e disinteresse di costituire, insieme a chi c’è già, un nuovo gruppo dirigente. Perché un partito, un progetto, non è di chi sta a guardare ma di chi si impegna a farlo crescere, anche quando le condizioni sono difficili.
A chi milita e sostiene Possibile chiediamo, intanto, di ripartire con gli S36, perché non abbiamo altre risorse e abbiamo fatto una campagna poverissima, soprattutto al confronto di chi ha preso tutto sommato i nostri stessi voti. Voti che abbiamo preso senza andare praticamente mai in tv, con la decisione sofferta di Civati di sospendere la propria campagna, per un guaio combinato da altri.
Per sfida dei Verdi europei in Italia il contributo di Possibile è stato decisivo. È il miglior risultato di sempre, il miglior risultato possibile con i pochi mezzi che avevamo. I Verdi Europei a cui facciamo riferimento lavoreranno in Europa coniugando giustizia sociale e ambientale, noi continuiamo a lavorare perché succeda anche in Italia.
Un ultimo pensiero a tutti coloro che hanno chiamato il «voto utile» contro di noi, Pd e Sinistra, sulla base di sondaggi che non corrispondevano a un sentimento che nel paese cresceva.
Per quanto mi riguarda mi rimetto subito a girare il Paese, lo faccio per aprire nuovi comitati, per parlare di femminismo e di clima.
Noi nei prossimi mesi ci saremo più di prima. Con le nostre idee, aperti a condividerle con chi vorrà farlo. Senza calcoli, con l’entusiasmo di sempre. Anzi, un po’ di più. Fatelo con noi.