Roma: domani al via Contaci, la politica dal basso

Dalle dieci di sabato mattina si riuniranno all'ex Dogana i primi cento cittadini che hanno aderito alla piattaforma 'Contaci.it': una nuova esperienza politica che parte dal basso e intende affrontare le prossime elezioni amministrative di Roma al di fuori dei soliti schemi.

Dal­le die­ci di saba­to mat­ti­na si riu­ni­ran­no all’ex Doga­na i pri­mi cen­to cit­ta­di­ni che han­no ade­ri­to alla piat­ta­for­ma ‘Contaci.it’: una nuo­va espe­rien­za poli­ti­ca che par­te dal bas­so e inten­de affron­ta­re le pros­si­me ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve di Roma al di fuo­ri dei soli­ti sche­mi.

Men­tre si discu­te di can­di­da­tu­re e pri­ma­rie, ‘Con­ta­ci’ pro­po­ne un nuo­vo model­lo di par­te­ci­pa­zio­ne: non si gover­na la cit­tà, ma si gover­na ‘con la cit­tà. La con­di­zio­ne poli­ti­ca impre­scin­di­bi­le è quel­la di rico­strui­re i lega­mi socia­li inter­rot­ti dal­le pre­ce­den­ti espe­rien­ze di gover­no che han­no pro­fon­da­men­te segna­to i romani.

L’i­ni­zia­ti­va vuo­le par­la­re pro­prio a quei cit­ta­di­ni (ormai sono il 50%) che non van­no più a vota­re e sono sfi­du­cia­ti rispet­to alla rap­pre­sen­tan­za. Contaci.it sarà un labo­ra­to­rio inno­va­ti­vo di pro­get­ta­zio­ne di nuo­vi model­li di gover­nan­ce a par­ti­re dai biso­gni rea­li del­le per­so­ne (che saran­no coin­vol­te in tut­ti i pas­sag­gi decisionali).

Un per­cor­so che Pos­si­bi­le guar­da con gran­de inte­res­se in vista del­le pros­si­me ele­zio­ni di giugno.

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Sia­mo a gen­na­io 2025 e stia­mo par­lan­do di milio­ni di euro desti­na­ti tra le altre cose a Edu­ca­zio­ne e Sani­tà a Gaza e in Cisgior­da­nia, bloc­ca­ti per una pre­ci­sa volon­tà politica.

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Allo stes­so modo, è impor­tan­te agi­re per costrui­re la pace a par­ti­re da que­sta fra­gi­le tre­gua. L’Italia ha il dove­re di rico­no­sce­re e rispet­ta­re le sen­ten­ze del­la Cor­te Pena­le Inter­na­zio­na­le e del­la Cor­te Inter­na­zio­na­le di Giu­sti­zia, inter­rom­pen­do tut­te le azio­ni diret­te e indi­ret­te che sup­por­ta­no l’occupazione ille­ga­le israe­lia­na dei ter­ri­to­ri Pale­sti­ne­si, faci­li­tan­do il lavo­ro e l’accesso di gior­na­li­ste e gior­na­li­sti a Gaza e nel­la Cisgior­da­nia. Non si può rima­ne­re a guar­da­re. Il ritor­no allo sta­tus quo, fat­to di oppres­sio­ne e apar­theid, è intollerabile.