[vc_row][vc_column][vc_column_text]“Apprendiamo del declassamento dalla fascia A a quella C del farmaco Progynova con un aumento triplicato del prezzo di vendita. Una scelta che riteniamo assurda considerato il fatto che tale farmaco viene usato nelle terapie ormonali sostitutive in particolare dalle persone in transizione. La declassazione e l’aumento del costo, che in fascia C è tutto a carico del richiedente, determinano un danno grave, anche economico, e mettono in discussione il diritto alla salute di tutte e tutti”. Lo dichiarano in una nota Giuseppe Civati e Gianmarco Capogna di Possibile insieme al Gruppo Trans di Bologna.
“Già negli scorsi mesi — aggiungono Civati e Capogna — abbiamo fatto emergere, nel silenzio generale, la grave crisi sanitaria che riguardava il reperimento dei farmaci ormonali per le terapie sostitutive, che riguardano le persone in transizione ma anche altri profili di pazienti che hanno bisogno di integrare il proprio fabbisogno ormonale. Abbiamo presentato una interrogazione all’allora ministra Grillo e lanciato una petizione su Change.org che viaggia verso le 15mila sottoscrizioni. Oggi rinnoviamo le domande per il diritto universale alla salute così come garantito dalla nostra Costituzione all’articolo 32 e chiediamo un intervento del ministro Speranza per incontrare su questo tema le associazioni del mondo trans* per affrontare senza riserve il tema del reperimento e dell’accesso ai farmaci ormonali”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]