“La risposta del Ministero della Salute che è arrivata all’interrogazione sul declassamento del farmaco Progynova in fascia C con un relativo aumento del prezzo, è insufficiente per garantire il pieno accesso al diritto alla salute per le persone trans”. Lo dichiarano Giuseppe Civati di Possibile e Gianmarco Capogna, portavoce Nazionale della campagna tematica Possibile LGBTI+, sul farmaco che garantisce la terapia ormonale per le persone trans.
“In caso di terapie ormonali — concludono Civati e Capogna in merito alla risposta all’interrogazione del Ministero — non si può parlare di farmaci sostitutivi perché ogni cura viene stabilita su criteri personali tenendo conto della reazione individuale della persona al farmaco. Proprio per questo sosteniamo e rilanciamo la richiesta delle associazioni trans di aprire quanto prima un tavolo permanente di confronto con il Ministero della Salute alla presenza del ministro Speranza per discutere dell’emergenza farmaci che crea difficoltà evidenti per l’accesso alle Tos (terapie ormonali sostitutive)”.