Salviamo la biblioteca “La Magna Capitana” di Foggia

Que­sto gover­no non si è cer­to con­trad­di­stin­to per la lun­gi­mi­ran­za e, con la fre­go­la del “fare pre­sto pur­ché si fac­cia qual­co­sa”, ha pro­dot­to una serie di atti che, con la loro attua­zio­ne e con il pas­sa­re dei mesi, si stan­no dimo­stran­do non solo inef­fi­ca­ci, ma addi­rit­tu­ra dele­te­ri per il tes­su­to socia­le, cul­tu­ra­le, eco­no­mi­co del Pae­se. Dal jobs act alla “Buo­na scuo­la”, dal­lo “Sbloc­ca Ita­lia” al “Sal­va ban­che”, dal­la rifor­ma elet­to­ra­le a quel­la costi­tu­zio­na­le: una serie di prov­ve­di­men­ti dal fia­to cor­to che guar­da­no all’immediato, alla favo­la del­le rifor­me che rimet­te­ran­no a cam­mi­na­re l’Italia, del­la serie “cam­bia­mo tut­to affin­ché non cam­bi nul­la” (per i pote­ri for­ti e le lob­bies affa­ri­sti­che, ovvia­men­te!), e  tut­to ciò cal­pe­stan­do i dirit­ti degli ita­lia­ni, la digni­tà dei lavo­ra­to­ri, il dirit­to allo stu­dio e all’insegnamento libe­ro, la demo­cra­ti­ci­tà e  la liber­tà di scel­ta degli elet­to­ri, l’autonomia del­le isti­tu­zio­ni e così via…

Una del­le “per­le” del gover­no Ren­zi è sta­to il fami­ge­ra­to “decre­to Del­rio”, La Leg­ge n. 56 del 7 apri­le 2014, uno dei pri­mi roboan­ti prov­ve­di­men­ti dell’attuale com­pa­gi­ne gover­na­ti­va, che nel­lo sto­ry­tel­ling del Pre­si­den­te del Con­si­glio pro­met­te­va la scom­par­sa del­le pro­vin­ce, ma che in real­tà non le ha affat­to can­cel­la­te. Si è can­cel­la­ta sem­mai solo l’elettività degli ammi­ni­stra­to­ri (che non ven­go­no più scel­ti dai cit­ta­di­ni-elet­to­ri, ma dagli ammi­ni­stra­to­ri loca­li , tra l’altro con un guaz­za­bu­glio di pro­ce­du­ra indi­ci­bi­le), e si sono can­cel­la­ti soprat­tut­to diver­si ser­vi­zi impor­tan­ti ed essen­zia­li, non asse­gnan­do più suf­fi­cien­ti risor­se per la gestio­ne degli stes­si. Tra que­sti ser­vi­zi ci sono quel­li che riguar­da­no la Cul­tu­ra. La Leg­ge n. 56 del 2014 non pre­ve­de infat­ti, tra le fun­zio­ni fon­da­men­ta­li del­le pro­vin­ce, la Cul­tu­ra, rien­tran­te tra quel­le tra­sfe­ri­te o dele­ga­te alle Regioni.

Tut­to ciò sta por­tan­do alla chiu­su­ra di impor­tan­ti biblio­te­che e musei scien­ti­fi­ci e didat­ti­ci. Ed è quan­to sta avve­nen­do per esem­pio in pro­vin­cia di Fog­gia, dove dopo aver già chiu­so i vari musei pro­vin­cia­li, il Museo di Scien­ze Natu­ra­li, il Museo Inte­rat­ti­vo del­le Scien­ze (secon­do al Sud dopo quel­lo di Napo­li) e il Museo del Ter­ri­to­rio, sta per chiu­de­re anche la biblio­te­caLa Magna Capi­ta­na” di Fog­gia a cui fan­no rife­ri­men­to, oltre i musei già cita­ti, anche la Biblio­te­ca dei Ragaz­zi , l’Archi­vio Sto­ri­co Pro­vin­cia­le, la Gal­le­ria d’Arte Moder­na. Insom­ma tut­to un “polo cul­tu­ra­le” e didat­ti­co che sta per spe­gner­si for­se in manie­ra defi­ni­ti­va.

La Biblio­te­ca pro­vin­cia­le di Fog­gia ha alle spal­le oltre 180 anni di sto­ria, è la secon­da biblio­te­ca più impor­tan­te del Sud dopo la “Nazio­na­le” di Napo­li: custo­di­sce cir­ca  350.000 docu­men­ti (tra libri moder­ni e anti­chi, perio­di­ci, locan­di­ne cine­ma­to­gra­fi­che, DVD, CD , dischi in vini­le, mano­scrit­ti e altro anco­ra), ha ero­ga­to 225.000 pre­sti­ti dal 2002,  di cui 12.000 inter­bi­blio­te­ca­ri e inter­si­ste­mi­ci, con­ta oltre 25.000 iscrit­ti, coor­di­na ben 62 biblio­te­che a livel­lo pro­vin­cia­le e svol­ge un ruo­lo di for­ma­zio­ne ed infor­ma­zio­ne, pre­ven­zio­ne socia­le e aggre­ga­zio­ne. Essa ha infat­ti per­mes­so a deci­ne di miglia­ia di cit­ta­di­ni di Capi­ta­na­ta, e non solo, di stu­dia­re, di leg­ge­re, di infor­mar­si, di vede­re film, di ascol­ta­re musi­ca, di impa­ra­re lin­gue, ha per­mes­so a bam­bi­ni e ragaz­zi di impa­ra­re gio­can­do, osser­van­do espe­ri­men­ti e rico­stru­zio­ni e diver­ten­do­si  sia con le strut­tu­re ed attrez­za­tu­re didat­ti­che che con le ini­zia­ti­ve appo­si­ta­men­te a loro dedicate.

Nel­le sue set­te strut­tu­re lavo­ra­no cir­ca un cen­ti­na­io di lavo­ra­to­ri (di cui 70 a tem­po inde­ter­mi­na­to) che a bre­ve diver­ran­no ex impie­ga­ti del­la Pro­vin­cia di Fog­gia; per il momen­to i dipen­den­ti del­la Biblio­te­ca sono sta­ti mes­si in mobi­li­tà, ed entro il mese di feb­bra­io 2016 dovran­no sce­glie­re pres­so qua­le Ente esse­re ricol­lo­ca­ti, svuo­tan­do di fat­to la Biblio­te­ca e i ser­vi­zi annes­si, e desti­nan­do­la alla chiu­su­ra definitiva.

In tut­to que­sto la Regio­ne Puglia, che era da tem­po con­sa­pe­vo­le del­la fac­cen­da, non si è anco­ra deter­mi­na­ta e con­ti­nua a non deci­de­re e a non far sape­re ai puglie­si se la Cul­tu­ra è un bene da pre­ser­va­re e pro­muo­ve­re o se è qual­co­sa “con cui non si man­gia”, come dis­se un noto mini­stro tem­po addietro.

Nei gior­ni scor­si ci sono sta­te a Fog­gia del­le mani­fe­sta­zio­ni, orga­niz­za­te da alcu­ne asso­cia­zio­ni cul­tu­ra­li e dal­le orga­niz­za­zio­ni sin­da­ca­li, per sen­si­bi­liz­za­re l’opinione pub­bli­ca e la stam­pa sul­la pesan­te per­di­ta a cui la comu­ni­tà tut­ta di Capi­ta­na­ta va incon­tro.

Pos­si­bi­le ritie­ne que­sti ser­vi­zi essen­zia­li ed indi­spen­sa­bi­li per la cre­sci­ta cul­tu­ra­le e civi­le di que­sta ter­ra e per­tan­to invi­ta la Regio­ne Puglia e il pre­si­den­te Emi­lia­no, al di là del­la fumo­si­tà del­la leg­ge Del­rio, a far­si cari­co del­la Biblio­te­ca pro­vin­cia­le “La Magna Capi­ta­na”, dei suoi ser­vi­zi annes­si e dei suoi dipen­den­ti, e garan­ti­re che pos­sa con­ti­nua­re a svol­ge­re a lun­go l’opera meri­to­ria e “stra­te­gi­ca” che ha com­piu­to in passato.

Pao­lo Soc­cio — “Capi­ta­na­ta Possibile”

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a