#SaveAleppo: l’ultimo chilometro prima della chiusura della raccolta fondi

I civili siriani continuano a restare intrappolati sotto il fuoco incrociato delle varie forze in campo e a subire in prima persona le atroci sofferenze che la guerra comporta

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1508398526263{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]A dicem­bre del­lo scor­so anno, duran­te la fase più acu­ta del­la guer­ra in Siria, Pos­si­bi­le lan­ciò la cam­pa­gna #SaveA­lep­po, per con­ti­nua­re a tene­re alta l’attenzione sul­la cri­si uma­ni­ta­ria, sia attra­ver­so l’appello a pri­ma fir­ma di Sha­dy Hama­di che con una mobi­li­ta­zio­ne con­cre­ta, a soste­gno dei civi­li più vul­ne­ra­bi­li. Per que­sta ragio­ne ave­va­mo deci­so di riser­va­re uno spa­zio sul sito per la rac­col­ta fon­di, desti­na­ta al finan­zia­men­to di diver­si pro­get­ti di svi­lup­po a bene­fi­cio del­la popo­la­zio­ne siria­na e in par­ti­co­la­re dei bam­bi­ni. Fino­ra, sono due i pro­get­ti  (li tro­va­te qui) che han­no otte­nu­to i fon­di necessari.

Degli altri due pro­get­ti anco­ra aper­ti, il pri­mo era desti­na­to alla rico­stru­zio­ne del­le tuba­tu­re dell’orfa­no­tro­fio Dar al-Salam, sul con­fi­ne tur­co siria­no. All’inizio di luglio i respon­sa­bi­li dell’Orfanotrofio Dar al-Salam han­no deci­so di com­pie­re una scel­ta impor­tan­te, tra­sfe­ren­do­si in una nuo­va e più gran­de strut­tu­ra. Come vi rac­con­ta­va­mo, nel vec­chio sta­bi­le i bam­bi­ni non ave­va­no acces­so ad acqua cal­da e/o puli­ta, e i mal­fun­zio­na­men­ti nel siste­ma idrau­li­co com­pro­met­te­va­no la anche salu­bri­tà dell’ambiente, costan­te­men­te umi­do e ino­spi­ta­le, non­ché poten­zial­men­te pericoloso.

Dopo diver­si mesi di disa­gio Muham­mad e Manar han­no quin­di deci­so, non sen­za dub­bi e dif­fi­col­tà, di inve­sti­re le pro­prie ener­gie e risor­se per spo­sta­re l’orfanotrofio in uno sta­bi­le che fos­se in con­di­zio­ni miglio­ri, e che aves­se anche spa­zi più ido­nei ad una sere­na cre­sci­ta dei bam­bi­ni. Di lavo­ro da fare ce n’è tan­to, come ci rac­con­ta Muham­mad: le zone comu­ni van­no attrez­za­te e ade­gua­te ai biso­gni di un bam­bi­no, affin­ché si tra­sfor­mi­no in uno spa­zio ras­si­cu­ran­te, che pro­fu­mi di casa oltre con­fi­ne. Per­ché tan­ti altri bam­bi­ni insie­me alle loro madri le loro case le han­no dovu­te abban­do­na­re, in fuga da una guer­ra che ha fini­to per costrin­ger­li ad affron­ta­re un viag­gio pie­no di insidie.

Muham­mad spie­ga la deci­sio­ne e le dif­fi­col­tà in que­sto video­mes­sag­gio per Possibile:

L’altro pro­get­to che ave­va­mo scel­to di soste­ne­re pre­ve­de l’acqui­sto di pac­chi fami­glia diret­ta­men­te in loco, in Siria, tra­mi­te ONSUR, e distri­buir­li a fami­glie in par­ti­co­la­ri con­di­zio­ni di biso­gno. Nono­stan­te sia­no anni che la Siria muo­re len­ta­men­te, i civi­li con­ti­nua­no a resta­re intrap­po­la­ti sot­to il fuo­co incro­cia­to del­le varie for­ze in cam­po e a subi­re in pri­ma per­so­na le atro­ci sof­fe­ren­ze che la guer­ra com­por­ta. Amne­sty Inter­na­tio­nal denun­cia­va la cri­ti­ci­tà del­la situa­zio­ne nel­la cit­tà di Raq­qa già a fine ago­sto, quan­do il nume­ro di vit­ti­me con­ta­te dall’inizio dell’offensiva ripar­ti­ta il 6 giu­gno, era già oltre il miglia­io. Oggi la cit­tà è nuo­va­men­te sot­to i riflet­to­ri per la sua libe­ra­zio­ne; i pochi civi­li rima­sti stan­no venen­do eva­cua­ti, ma regna­no il caos, il ter­ro­re e la dispe­ra­zio­ne. Secon­do l’Osser­va­to­rio Siria­no per i Dirit­ti uma­ni, tra giu­gno e set­tem­bre 2017 i bom­bar­da­men­ti del­la Coa­li­zio­ne han­no ucci­so alme­no 1064 civi­li, tra cui 248 bam­bi­ni solo nel­la cit­tà di Raq­qa. Il tota­le dei civi­li che han­no per­so la vita dall’inizio del 2017 ammon­te­reb­be a 8115.

Ecco il mes­sag­gio di rin­gra­zia­men­to che ci ha invia­to Amer Dachan, Pre­si­den­te di Onsur Italia:

La cam­pa­gna di rac­col­ta fon­di ver­rà chiu­sa alla fine di que­sta set­ti­ma­na, e quan­to rac­col­to sarà nel più bre­ve tem­po pos­si­bi­le inte­ra­men­te desti­na­to a que­sti due pro­get­ti, per far sì che arri­vi un aiu­to con­cre­to. Pote­te par­te­ci­pa­re tra­mi­te la pagi­na www.possibile.com/savealeppo.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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