Scateniamoci

Scatenatevi, scateniamoci. Numeri alla mano, in un progetto di società che riguardi l’Italia e l’Europa e il mondo intero, sapendo che l’unica strada è quella di avere un pensiero genuinamente progressista, repubblicano, laico, che abbia respiro, che punti ai prossimi anni, che sappia descrivere un percorso concreto, di scelte limpide e inequivocabili, che costruisca relazioni in Europa con chi condivide gli stessi obiettivi. Che si basi sulle competenze, senza scorciatoie. In modo disinteressato, senza poteri e guru alle spalle.

Libe­rar­si dal­le cate­ne di un dibat­ti­to pub­bli­co sur­rea­le, a col­pi di fake (che tut­to, così, sem­bra un fake).

Libe­rar­si dai con­di­zio­na­men­ti del pen­sie­ro uni­co (pen­sie­ro, qua­le pen­sie­ro?) che imbri­glia tut­to e a cui si rea­gi­sce con una nega­zio­ne ugua­le e con­tra­ria (anzi, con­tra­ria e però uguale).

Libe­rar­si dal truc­co per cui l’unico pro­gram­ma è non ave­re pro­gram­mi, con­ti­nua­re a cam­biar­li, man­da­re mes­sag­gi pie­ni di con­trad­di­zio­ni per par­la­re a tutti.

Libe­rar­si dai con­ve­gni in cui si par­la di se stes­si, in una regres­sio­ne all’infinito di sigle, for­mu­le e riti inutili.

Libe­rar­si dagli equi­vo­ci, per cui ci si può allea­re anche con chi la pen­sa diver­sa­men­te su qua­si tut­to, in ragio­ne di chis­sà qua­le intui­zio­ne. E la sini­stra fa cose di destra, mai il contrario.

Libe­rar­si dai com­pro­mes­si, anche per­ché tra qual­che mese si ripar­ti­rà da zero. E le ren­di­te di posi­zio­ne con­te­ran­no mol­to poco, rispet­to alle aspet­ta­ti­ve che que­sto Pae­se ha nei con­fron­ti di una poli­ti­ca mol­to diver­sa da quel­la che si è vista fin qui.

Libe­rar­si dai truc­chi dell’incoe­ren­za, per cui si vota con­tro i Cie per poi tor­na­re ai Cie, per cita­re sol­tan­to l’ultima gira­vol­ta del­la mag­gio­ran­za di gover­no. Che a furia di girar­si e di rigi­rar­si non si capi­sce più da che par­te stia.

Libe­rar­si dal­le idee a metà, com­pro­mis­so­rie fin dal­le ori­gi­ni, per media­re in con­ti­nua­zio­ne, fino a ren­de­re irri­co­no­sci­bi­li le pro­po­ste.

Sca­te­na­te­vi, sca­te­nia­mo­ci. Sen­za lascia­re spa­zio alle bufa­le e ai loro auto­ri, sen­za ingi­gan­ti­re cose pic­co­le e bana­liz­za­re pro­ble­mi rea­li, sen­za par­la­re alla pan­cia (con la pancia).

Nume­ri alla mano, in un pro­get­to di socie­tà che riguar­di l’Italia e l’Europa e il mon­do inte­ro, sapen­do che l’unica stra­da è quel­la di ave­re un pen­sie­ro genui­na­men­te pro­gres­si­sta, repub­bli­ca­no, lai­co, che abbia respi­ro, che pun­ti ai pros­si­mi anni, che sap­pia descri­ve­re un per­cor­so con­cre­to, di scel­te lim­pi­de e ine­qui­vo­ca­bi­li, che costrui­sca rela­zio­ni in Euro­pa con chi con­di­vi­de gli stes­si obiet­ti­vi. Che si basi sul­le com­pe­ten­ze, sen­za scor­cia­to­ie. In modo disin­te­res­sa­to, sen­za pote­ri e guru alle spal­le.

Se vole­te, basta un click per ini­zia­re, iscri­ven­do­si a Pos­si­bi­le (per con­di­vi­de­re e vota­re) o regi­stran­do­si (per par­te­ci­pa­re e rima­ne­re in contatto).

Insie­me ter­re­mo fede a una sfi­da “fuo­ri moda” ma solo per­ché cer­chia­mo di anti­ci­pa­re una moda che anco­ra non c’è: dare vita un pro­get­to radi­ca­le sen­za dema­go­gia, sen­za padro­ni, sen­za cal­co­li di sor­ta.

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