Civati con il deposito delle firme necessarie è ormai candidato ufficialmente alla segreteria del PD. La campagna congressuale entra nella sua fase più calda. Civati decide di cominciare dalla sfida più dura e stimolante: il Mezzogiorno. Comincia da quella parte di Italia slegata territorialmente, la Sicilia, isola geograficamente ma parte integrante e insostituibile della nostra identità e della nostra storia. Misterbianco, Messina, Trapani, Palermo queste le tappe del tour. Arriva in un momento delicato per il PD siciliano, tra la tensione nei rapporti con il Presidente Crocetta e l’incredibile boom di tesseramenti al PD.
18 ottobre. Si parte dal Teatro Comunale di Misterbianco, in provincia di Catania, nel primo pomeriggio. Compagna di viaggio la referente siciliana per Civati Segretario, Valentina Spata. Civati presenta la sua idea di Partito. Un partito che riafferma il protagonismo e la sovranità degli elettori, un Partito che deve rinascere con Sel e diventare vera “alternativa” dopo anni di rinunce e di compromessi al ribasso. Lancia forti critiche all’attuale gruppo dirigente del Partito e a questo Governo delle larghe intese. Un “partito delle Possibilità” quello che ha in mente l’onorevole Civati, un Partito che non aspetta il cambiamento al di fuori ma lo progetta da dentro. Il dialogo con i referenti locali e con gli amministratori pone subito l’accento sul preoccupante fenomeno delle tessere:
“questa volta il Congresso lo vincerà chi non farà pasticci, chi non voterà per convenienza, chi non rovinerà il congresso a tutti quanti con pratiche antiche e da sempre sbagliate. Se vogliamo bene al Pd, a Catania come in tutto il resto del Paese, si sappia che gli elettori, certe cose, non ce le perdonano più”
“Ho pregato i nostri sostenitori di non fare così per nessun motivo al mondo: piuttosto si perde, ma si rispettano le regole”
Parole chiare per denunciare un fenomeno che potrebbe seriamente compromettere l’esito democratico del Congresso.
Ore 19.30. E’ la volta di Messina, Chiesa di Santa Maria Alemanna. Dibattito moderato da Piero David, consigliere comunale del PD. Presente, tra gli altri, Renato Accorinti, sindaco di Messina. “Ve la siete voluta” ha sottolineato il sindaco all’interno del confronto. Civati annuisce. La sconfitta dipende proprio dal PD e da noi che non riusciamo più ad interpretare i nostri elettori. “Il nostro è un partito lento che non riesce a cogliere i cambiamenti di una società che muta al ritmo di web”. “Il PD ha un elettorato ma non ancora un Partito” sintetizza bene David. La ricetta di Civati è chiarissima: “Il nostro Partito deve avere una visione d’insieme. Lavoro e disuguaglianze devono essere temi centrali della nostra politica”.
Il primo giorno di questo tour siciliano volge al termine. Domani Palermo e Trapani.