Sicilia, Possibile: “Bene unità sinistra, elettori scelgano candidato”

“Sia­mo mol­to feli­ci di aver rag­giun­to in Sici­lia, con l’arrivo di Sini­stra Ita­lia­na e Art1-MDP, l’unità del­la sini­stra che Pos­si­bi­le ha sem­pre auspi­ca­to a livel­lo regio­na­le e nazio­na­le, ma che fino a pochi mesi fa sem­bra­va per mol­ti irrag­giun­gi­bi­le”. È quan­to dichia­ra­no in una nota i comi­ta­ti sici­lia­ni di Pos­si­bi­le, com­men­tan­do l’abbandono del tavo­lo con Pd e alfa­nia­ni degli altri par­ti­ti di sinistra.

“Leg­gia­mo — aggiun­go­no i diri­gen­ti del par­ti­to gui­da­to da Pip­po Civa­ti — con pia­ce­re le affer­ma­zio­ni di Clau­dio Fava che dichia­ra in un’intervista: ‘biso­gna tor­na­re a dare ai sici­lia­ni un ruo­lo da pro­ta­go­ni­sti nel­la vita poli­ti­ca del­la Sici­lia’. Come ci pia­ce l’atteggiamento di Era­smo Palaz­zot­to quan­do dice tro­ve­re­mo assie­me a Otta­vio Navar­ra la solu­zio­ne miglio­re. ‘Que­ste regio­na­li pos­so­no esse­re l’inizio di una sto­ria diver­sa, da costrui­re assie­me’, ripren­den­do il nostro segre­ta­rio Pip­po Civati”.

“Sul­la scia di que­ste bel­le paro­le i comi­ta­ti sici­lia­ni di Pos­si­bi­le — con­clu­de la nota — lan­cia­no una pro­po­sta: la scel­ta del can­di­da­to pre­si­den­te del polo del­la sini­stra alter­na­ti­va sia rimes­sa alla demo­cra­zia e alla par­te­ci­pa­zio­ne dei sici­lia­ni. Ritro­via­mo­ci in una gran­de costi­tuen­te regio­na­le da con­vo­ca­re al più pre­sto. Un momen­to di incon­tro aper­to a tut­ti, in cui sce­glie­re il can­di­da­to, discu­te­re le pro­po­ste pro­gram­ma­ti­che e soprat­tut­to fare comu­ni­tà con la cul­tu­ra, con la musi­ca e con l’arte.”

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500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

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Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

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I padroni dicono di no a tutto. E per questo scioperiamo.

La stra­te­gia del capi­ta­li­smo è quel­la di ato­miz­za­re le riven­di­ca­zio­ni, met­ter­ci gli uni con­tro gli altri, indi­vi­dua­re un nemi­co invi­si­bi­le su cui svia­re l’attenzione, sosti­tui­re la lot­ta col­let­ti­va con tan­te lot­te indi­vi­dua­li che, pro­prio per que­sto, sono più debo­li e più faci­li da met­te­re a tacere.
Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.