Sistema di accoglienza: il grande fallimento del Partito Democratico

O cambiamo questo sistema di accoglienza dalle fondamenta o continuiamo, come ha fatto il PD, a fare il gioco di imprenditori senza scrupoli, quelli politici e quelli che infestano il sistema d'accoglienza

[vc_row][vc_column][vc_column_text]In que­ste ore stia­mo seguen­do mol­to da vici­no quel che sta suc­ce­den­do alle per­so­ne che han­no abban­do­na­to, per­ché stre­ma­te dal­le con­di­zio­ni inu­ma­ne di acco­glien­za, il cen­tro di Cona. Ragaz­ze e ragaz­zi che sono lì con loro ci aggior­na­no sul­l’e­vol­ver­si del­la situa­zio­ne e Andrea Mae­stri è sta­to a Cona oggi.

Se in que­sto momen­to cer­ca­te “Min­ni­ti” su Goo­gle tro­ve­re­te sue dichia­ra­zio­ni sul rischio che ci sia­no forei­gn fighters tra i migran­ti (rischio rea­le, che si com­bat­te con l’in­tel­li­gen­ce e non a col­pi di comu­ni­ca­ti stam­pa) e che è sta­to insie­me a Mat­teo Ren­zi su quel­la pagliac­cia­ta che è il tre­no del PD.

Nel frat­tem­po, tra Pado­va e Mestre, deci­ne di per­so­ne non san­no dove pas­se­ran­no la not­te, cen­ti­na­ia dor­mi­ran­no anco­ra ammas­sa­te in ten­do­ni. Set­ti­ma­na scor­sa era Gori­zia. Nel­le set­ti­ma­ne pre­ce­den­ti Ven­ti­mi­glia. E Fog­gia. E gli imman­ca­bi­li Cara di Cro­to­ne e Mineo. E via all’infinito.

La pri­ma veri­tà è che il siste­ma di acco­glien­za ita­lia­no cor­re su due bina­ri paral­le­li, il bina­rio del­l’ac­co­glien­za dif­fu­sa e fat­ta bene, e il bina­rio in lar­ga par­te mar­cio del­l’ac­co­glien­za in emer­gen­za che copre l’80% cir­ca dei posti.

La secon­da veri­tà è che il Par­ti­to Demo­cra­ti­co ha del­le respon­sa­bi­li­tà enor­mi: duran­te i gover­ni del PD è let­te­ral­men­te esplo­so il nume­ro dei posti del siste­ma emer­gen­zia­le, sen­za che si pro­ce­des­se a una chiu­su­ra dei cen­tri più gran­di e pro­ble­ma­ti­ci. Nei bagni di Cona è mor­ta per una trom­bo­si pol­mo­na­re San­dri­ne Bakayo­ko, una ragaz­za del­la Costa d’Avorio. Ave­va 25 anni. Era il 2 gen­na­io 2017: sape­te dove si tro­va­va Min­ni­ti in quei gior­ni? In Tuni­sia, per una visi­ta sul­la «col­la­bo­ra­zio­ne nel­la lot­ta al ter­ro­ri­smo e all’im­mi­gra­zio­ne clan­de­sti­na». Nul­la è cam­bia­to, in tut­ti i sen­si. (Già nel giu­gno 2016 Lascia­te­CIEn­tra­re denun­cia­va le con­di­zio­ni di Cona).

Ter­za veri­tà: le respon­sa­bi­li­tà del Par­ti­to Demo­cra­ti­co sono anche loca­li, se è vero (come è vero), che sola­men­te 582 comu­ni (più 19 Pro­vin­ce, 17 Unio­ni di Comu­ni, 5 Comu­ni­tà Mon­ta­ne e 41 altri enti) su cir­ca 8mila fan­no par­te del­la rete Sprar, quel­la del­l’ac­co­glien­za dif­fu­sa e fat­ta bene. Il PD, diret­ta­men­te o con liste civi­che, ammi­ni­stra miglia­ia di comu­ni.

Quar­ta veri­tà: gli sbar­chi sono dimi­nui­ti (al prez­zo che ben cono­scia­mo), eppu­re il siste­ma di acco­glien­za non è muta­to. Si è solo ten­ta­ta un’o­pe­ra­zio­ne di fac­cia­ta con pro­to­col­li mol­to comu­ni­ca­ti­vi ma poco uti­li, un’o­pe­ra­zio­ne che quin­di non è inter­ve­nu­ta alla radi­ce del­la que­stio­ne. Tut­t’al­tro.

Quin­to: il mini­ste­ro ha eli­mi­na­to dal suo sito dati che garan­ti­va­no un mini­mo di tra­spa­ren­za sul siste­ma di acco­glien­za, che per­met­te­va­no di cono­sce­re il tota­le dei posti a dispo­si­zio­ne e la ripar­ti­zio­ne tra Sprar e posti straordinari.

Sesto: o cam­bia­mo que­sto siste­ma di acco­glien­za dal­le fon­da­men­ta — in pri­mo luo­go per ragio­ni che han­no a che fare con i dirit­ti uma­ni, per­ché è una ver­go­gna — o con­ti­nuia­mo, come ha fat­to il Par­ti­to Demo­cra­ti­co (pri­ma con Alfa­no, ora con Min­ni­ti), a fare il gio­co di impren­di­to­ri sen­za scru­po­li, quel­li poli­ti­ci e quel­li che infe­sta­no il siste­ma d’accoglienza.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.