“Sono moltissime le persone nel territorio che si occupano degli altri, ma non sanno come e dove incontrarsi, parlarsi, fare rete. E’ nostro compito integrare le istanze delle associazioni nell’indirizzo politico del partito: te lo chiedono loro stesse quando ti apri per davvero”.
Antonio Mumolo è la rappresentazione vivente di come si possa coniugare il semplice “far del bene” all’impegno politico. Nasce nel 1962 a Brindisi, già battagliero. Mi racconta con orgoglio di quando nei primi ’80 con altri giovani compagni occupa un posto “sgarrupato” e lo trasforma in un centro sociale che aiuta tanti ad uscire dalla strada. Come tanti ragazzi del Sud, nell’84 si trasferisce a Bologna per completare gli studi in Giurisprudenza e diventare avvocato. Entra nel Pds nei primi anni ’90 e dopo pochi anni diviene Segretario dello storico circolo della Bolognina.
Antonio in sezione riesce a far entrare la società civile nell’arcaica struttura di partito, in maniera semplice ma razionale, già quasi vent’anni fa. “Ci sono persone nel territorio che si occupano degli altri. E non sanno come e dove incontrarsi. Abbiamo incominciato ad aprire la sede di partito, quando non ci serviva, in maniera gratuita: sono arrivate associazioni di qualsiasi tipo“. Quella che sembra una pratica buona ma pur sempre informale diventa un progetto vero e proprio: Circoli Aperti viene votato all’unanimità all’ Assemblea Nazionale del Partito Democratico nel 2009 e a Bologna, con Donini, Antonio diffonde un Vademecum per circoli e associazioni. “Certo che si possono integrare le istanze delle associazioni nell’indirizzo politico del partito: te lo chiedono loro stesse quando ti apri per davvero” mi racconta Antonio, forse compiaciuto per esserci arrivato molto prima di tutti gli altri.
Ma l’ambiente in cui Antonio concretizza la sua voglia di cambiare il mondo è la strada. Amici di Piazza Grande è l’associazione con cui dal 2000 dona un po’ di sé stesso ai senzatetto di Bologna e quando, giorno dopo giorno, si accorge dei loro problemi di tutela legale e dei diritti, decide di adoprare la propria professionalità per gli altri. Nasce così l’associazione Avvocato di Strada, che ad oggi conta 700 avvocati volontari che difendono gratuitamente 2000 senzatetto all’anno in 35 città italiane. L’associazione vince il Premio Nazionale del Volontariato già nel 2001, ma è quest’anno che arriva il Premio Miglior Cittadino Europeo del Parlamento Europeo. “Tutti i cittadini, dunque anche i senzatetto, hanno un diritto oggettivo alla residenza, ma spesso i sindaci non la concedono perchè esso comporta spese per i diritti sociali e civili, compreso quello politico. Il diritto di strada si occupa proprio di garantire la difesa gratuita a chi ha un reddito al di sotto dei 10.000 euro, prevista secondo la Carta Europea dei Diritti Umani”.
Ma non sarà Antonio uno di quei barbosi col totem della Costituzione? “Non lo sono, e proprio per questo manifesterò il 12 Ottobre per un meccanismo di modifica legale, che comprenda una grande condivisione popolare ed un’irrinunciabile mediazione sociale e culturale”. E aggiunge: “Il problema non è quanto sia inattuale, la Carta. Ma quanto non sia stata ancora applicata”, senza risparmiarsi su un tema che scotta, la giustizia: “L’ex-Cirielli? Accorcia i termini di prescrizione, è così vergognosa che lo stesso Cirielli se n’è voluto discostare. Riguardo alla giustizia civile il problema è tempistico, burocratico: troppo troppo tempo per il I grado. Perchè non il rito del lavoro, decisamente più veloce? La responsabilità civile dei magistrati è poi un falso problema: limiterebbe la loro autonomia, quando delle procedure di sanzione già esistono.”
Perchè darsi da fare per il Pd, Antonio? Soprattutto ora? “Chi non sceglie fa scegliere agli altri, delega. E questo invece è proprio il momento delle scelte, per non poter dire più “Guarda cos’hanno fatto!”. Iscriversi è un’occasione. Con Civati, che conosco dalla mozione Marino, possiamo ricostruire un partito che lotti per una nuova giustizia sociale, che ridia attenzione alla povertà.”
Prima di chiudere ha ancora una cosa, da dirmi: “Fai una passeggiata a Roma Termini, Nicolò. Il 90% di quelle persone che troverai, magari di notte, a dormire sui cartoni, non ha diritti, e il numero degli italiani fra loro non aumenta, raddoppia: fino a quando vorremo ignorarli?”
#Civoti 03: Antonio Mumolo