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È terminata dopo soli 18 mesi l’esperienza di governo del III Municipio di Roma, un territorio, con i suoi oltre 200.000 abitanti, paragonabile a Trieste, quindicesima città d’Italia.
Con il voto di sfiducia, dopo una giunta municipale di destra (che ha mal-governato) ed una giunta di centro-sinistra (che ha anti-governato, mandandosi a casa dal notaio), anche sull’attuale giunta pentastellata (che ha non-governato) cala il sipario — che in verità non si è mai alzato non avendo i grillini, in questo anno e mezzo, neppure compresi i rudimenti dell’amministrazione, con i cittadini del III Municipio increduli quanto inermi spettatori di questo non-spettacolo. Un territorio che per fortuna, norme alla mano, tornerà al voto già nella primavera del 2018. Come Possibile e come pars viva di Liberi e Uguali siamo quanto mai pronti e ancor meglio che nel 2016 — dove Possibile ha molto ben figurato, pur non ottenendo la sinistra alcuna rappresentanza in consiglio — attrezzati a contare, proporre un’offerta politica e tornare a dare una rappresentanza di sinistra per correggere le disuguaglianze e le storture di un territorio che, dopo la scomposta fine della consiliatura Marino e la non-opera del M5S, abbisogna di una virata che rimetta al centro le persone, soprattutto le più deboli, le loro malgrado più diseguali e vittime del malgoverno prima, del non-governo poi.
In piccolo è la rappresentazione plastica e speculare, quella dei pentastellati in municipio (tra assessore mogli di presidenti di assemblea capitolina e presidenti portaborse di candidate presidenti di regione), di tutto quanto è sbagliato, inefficace e per i pochissimi, nei diversi populismi in campo per il voto nazionale del prossimo 4 marzo, nelle cinque stelle non meno che negli altri. Stelle cadenti, non lasciano un vuoto solo perchè il vuoto amministrativo lo avevano fatto, attorno e dentro sé, sin dall’insediamento; stelle che mentre cadono ci lasciano esprimere un solo desiderio che è il nostro impegno concreto a partire da subito e sarà la nostra stella polare da qui ai pochissimi mesi che ci separeranno dal voto: che il municipio torni a sinistra e che torni ad essere per i cittadini, non per i pochissimi.
È più che mai possibile. Lo sarà.
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