Sull’Ilva, l’ultima oscenità politica, giuridica e culturale del Pd

Nel'ennesimo decreto ILVA il PD introduce un'area di totale esenzione penale per i soggetti che commettono reati nella fase di esecuzione del Piano ambientale.

L’ul­ti­ma osce­ni­tà poli­ti­ca, giu­ri­di­ca e cul­tu­ra­le del PD in mate­ria di tute­la del­la salu­te e del­la sicu­rez­za dei lavo­ra­to­ri è anda­ta in sce­na esat­ta­men­te in que­ste ore. Stia­mo discu­ten­do l’en­ne­si­mo decre­to ILVA per il com­ple­ta­men­to del­la pro­ce­du­ra di ces­sio­ne dei com­ples­si azien­da­li del grup­po, e in que­sto caso il PD intro­du­ce, per la pri­ma vol­ta nel­la sto­ria giu­ri­di­ca del nostro pae­se, un’a­rea di tota­le esen­zio­ne pena­le per i sog­get­ti (aggiu­di­ca­ta­rio, affit­tua­rio o acqui­ren­te del­lo sta­bi­li­men­to ILVA e loro dele­ga­ti) che com­met­to­no rea­ti nel­la fase di ese­cu­zio­ne del Pia­no ambien­ta­le.

Un emen­da­men­to, ragio­ne­vo­le e dove­ro­so, soste­nu­to da tut­ta l’op­po­si­zio­ne, chie­de­va di man­te­ne­re fer­ma la respon­sa­bi­li­tà pena­le in mate­ria di sicu­rez­za e salu­te dei lavo­ra­to­ri. Boc­cia­to, coi voti anche del­la cosid­det­ta mino­ran­za “labu­ri­sta” del PD.

Una pagi­na par­la­men­ta­re da dimen­ti­ca­re. Anzi no, da incor­ni­cia­re: per inchio­da­re que­sto PD alle sue respon­sa­bi­li­tà e per ricor­da­re al popo­lo demo­cra­ti­co (e non solo) che que­sto PD è dispo­sto a sacri­fi­ca­re i prin­ci­pi e i valo­ri più sacri e fon­da­men­ta­li come la respon­sa­bi­li­tà pena­le per­so­na­le, l’ob­bli­go del­l’a­zio­ne pena­le, la tute­la del­la salu­te e del­la sicu­rez­za dei lavoratori.

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