Sapete perché il cardinale Krajewski è dovuto scendere in una cabina elettrica sotterranea per riallacciare i fili di un immobile occupato, rischiando querele e, prima ancora, di rimanere folgorato?
Perché nel 2014 il governo Renzi, con un decreto poi convertito in legge con fiducia, primi firmatari Lupi e Renzi, ha introdotto una norma, l’art. 5, che prevede che chi occupa una casa abusivamente non possa chiedere la residenza e conseguentemente l’allaccio alle reti di servizi.
Ulteriore conseguenza è che non si possono neppure regolarizzare gli arretrati, anche dopo che l’immobile abbandonato è stato riqualificato proprio grazie agli occupanti.
Ovvio che la proprietà vada tutelata, legittimo lo sfratto, ma la residenza è un diritto che attesta una situazione di fatto, che non si può far sparire con decreto.
Insomma, l’attuale governo e quel ministro che parla di bollette che dovrebbe pagare la Chiesa dimenticando i debiti del proprio partito, si sono trovati il lavoro fatto.
Questo era il senso di un’opposizione di merito, casa per casa, ai provvedimenti di destra (che lo firmasse Lupi era un bell’indizio) anche del proprio partito, da parte di di qualcuno che era considerato un “traditore” dagli stessi ex compagni di partito che oggi salutano commossi il gesto dell’Elemosiniere del Papa, nuova icona della sinistra, che però non dovrebbe ricomprendere chi ha messo gli inquilini in questa situazione.
Se ci fosse una logica.