Giulio Regeni, il fango, i dittatori e il coraggio che manca
E’ passato un anno, un anno in cui il cadavere di Regeni è stato ricoperto di fango. Ancora. Eppure dentro questa storia sanguina anche la timidezza compiacente di chi continua a demandare alla magistratura un ruolo che è soprattutto politico: l’accettazione silente di regimi dittatoriali di bastardi senza gloria che banchettano sui diritti del mondo in cambio di buone commesse commerciali è una responsabilità anche dell’Italia e dell’Europa.