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La “panchina lunga” che può cambiare la politica

Così stia­mo pro­ce­den­do noi, di Pos­si­bi­le, cer­can­do quel­la «pan­chi­na lun­ga» che fino­ra è man­ca­ta. Che non è com­po­sta solo da addet­ti ai lavo­ri, né sol­tan­to da atti­vi­sti, né esclu­si­va­men­te da iscrit­ti a que­sto o a quel par­ti­to, ma anche da sem­pli­ci cit­ta­di­ni, che han­no matu­ra­to una com­pe­ten­za, che cono­sco­no il pro­prio lavo­ro, che pos­so­no discu­te­re con i pri­mi del­la com­ples­si­tà che ci tro­via­mo ad affron­ta­re, sen­za sem­pli­fi­car­la in slo­gan e scor­cia­to­ie, sen­za striz­za­ti­ne d’oc­chio, sen­za bonus tipo lot­te­ria Ita­lia, ma con un dise­gno com­ples­si­vo. Met­ten­do a con­fron­to espe­rien­ze diver­se, affron­tan­do le que­stio­ne con i nume­ri e con i dati, entran­do in quel famo­so meri­to di cui tut­ti par­la­no mol­to e ‘pra­ti­ca­no’ poco.

Pastorino: «Votiamo convintamente no: non c’è nessuna discontinuità con il Governo precedente, è un esercizio di potere per il potere»

Non abbia­mo ascol­ta­to una sola paro­la di ripen­sa­men­to da par­te del pre­mier Gen­ti­lo­ni sul­le poli­ti­che por­ta­te avan­ti dal Gover­no Ren­zi né un’analisi seria e dove­ro­sa sul voto refe­ren­da­rio. Solo elo­gi men­tre i nume­ri e la real­tà ci par­la­no di un’altra nar­ra­zio­ne, di un altro Pae­se in cri­si pro­fon­da. Basta que­sto a far­ci vota­re con­vin­ta­men­te no alla fiducia.

Squadra che perde non si cambia

Dove­va esse­re un Gover­no di tran­si­zio­ne che avreb­be dovu­to por­ta­re il Pae­se alle urne con una nuo­va leg­ge elet­to­ra­le. Inve­ce l’unica tran­si­zio­ne di rilie­vo riguar­da Alfa­no che vie­ne pro­mos­so mini­stro degli Este­ri, come ave­va­mo predetto.

Governo: Civati, PD usa stesso schema sconfitto referendum

Il Pd non esce dal­lo sche­ma con cui si è avvia­to alla scon­fit­ta refe­ren­da­ria, un voto popo­la­re che ha sono­ra­men­te boc­cia­to le rifor­me pro­po­ste a col­pi di mag­gio­ran­za dal­la stes­sa mag­gio­ran­za che vie­ne ripro­po­sta oggi, in un impian­to poli­ti­co e isti­tu­zio­na­le cioè che si è dimo­stra­to per­den­te nem­me­no una set­ti­ma­na fa. “Il gover­no del sì” non …

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Strumentalizzare Taranto per far votare sì: può sembrare normale, ma non lo è

Ieri sera, al ter­mi­ne del­l’en­ne­si­ma, lun­ga diret­ta Face­book da Palaz­zo Chi­gi, abbia­mo visto il Pre­si­den­te del con­si­glio usa­re quel­la che ave­va annun­cia­to esse­re una buo­na noti­zia, l’ac­cor­do con la fami­glia Riva per il paga­men­to di oltre un miliar­do di euro da desti­na­re al risa­na­men­to di Taran­to, per chiu­de­re il suo mono­lo­go a favo­re del sì al refe­ren­dum costi­tu­zio­na­le. Ecco, ci per­met­tia­mo di far pre­sen­te che può sem­bra­re nor­ma­le, ma non lo è.

Il vero regalo del Disegno di legge Concorrenza

C’è una nor­ma del Dise­gno di leg­ge Con­cor­ren­za di cui nes­su­no par­la, a par­te gli “addet­ti ai lavo­ri”, e che inve­ce è pro­ba­bil­men­te una del­le più rile­van­ti per i cit­ta­di­ni. Si trat­ta dell’art. 7, che, modi­fi­can­do l’art. 138 del Codi­ce del­le Assi­cu­ra­zio­ni, pre­ve­de la pre­di­spo­si­zio­ne di una tabel­la uni­ca nazio­na­le per la liqui­da­zio­ne dei dan­ni da …

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Dottore, la diagnosi è corretta ma la terapia no

Ieri Mar­co Simo­ni, con­su­len­te eco­no­mi­co alla Pre­si­den­za del Con­si­glio, su Il Post ha pro­va­to a spie­ga­re per­ché la rifor­ma costi­tu­zio­na­le sia tra le rifor­me eco­no­mi­che più impor­tan­ti che ver­ran­no fat­te dal gover­no Ren­zi. Per far­lo pren­de spun­to dall’ottimo lavo­ro di Ace­mo­glu e Robin­son “Per­ché le nazio­ni fal­li­sco­no?” dove gli auto­ri argo­men­ta­no come il suc­ces­so o l’insuccesso economico …

Dot­to­re, la dia­gno­si è cor­ret­ta ma la tera­pia no Leg­gi altro »