Lega

Aeroporto di Peretola: sono davvero tutti uguali?

E’ di ieri la noti­zia che il gover­no ha con­vo­ca­to a Roma gli enti inte­res­sa­ti per discu­te­re del Master­plan del­l’aero­por­to fio­ren­ti­no di Pere­to­la. In sin­te­si, nes­sun pas­so indie­tro sul­lo svi­lup­po del­lo sca­lo e sul­la nuo­va pista, anzi, il pro­ject review va avan­ti, dichia­ra il neo mini­stro del­le Infra­strut­tu­re Toni­nel­li. Inu­ti­le anche solo rac­con­ta­re la soddisfazione …

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F35, un banco di prova da 730 milioni

Come ripor­ta­to dall’osser­va­to­rio sul­le spe­se mili­ta­ri ita­lia­ne, lo scor­so 25 apri­le, il Pen­ta­go­no ha sigla­to un accor­do con Loc­­kheed-Mar­­tin che pre­ve­de anche l’ordine di altri 8 F35 da par­te del nostro pae­se. Si trat­ta, in un cer­to sen­so, dell’ulti­mo lasci­to del gover­no Gen­ti­lo­ni, e più in gene­ra­le di tut­ti i gover­ni del­la scor­sa legi­sla­tu­ra, che …

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Salvini non voleva governare, Di Maio ridotto a comprimario

Se aves­si pron­to un gover­no con un par­ti­to con cui ho scrit­to un con­trat­to in cui cre­do, aves­si il mini­ste­ro per fare le cose che mi osses­sio­na­no da anni, se aves­si la pro­po­sta del mio vice al Bilan­cio e il pro­fes­so­re no euro alle Finan­ze, il gover­no lo avrei fat­to. Con l’altro mio vice, indicato …

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Né con i populisti né con i burocrati

Le rea­zio­ni del­la sini­stra di fron­te alle piro­tec­ni­che quan­to pre­ve­di­bi­li pro­po­ste eco­no­mi­che con­te­nu­te nel­le boz­ze e nel­le ver­sio­ni in bel­la del con­trat­to fra M5S e Lega rive­la­no rifles­si pavlo­via­ni, e sono pro­ba­bil­men­te sba­glia­te entrambe.

Il Metodo Violante: un’opportunità, forse, per la sinistra

Se si cer­ca “Lucia­no Vio­lan­te” su You­tu­be, i pri­mi risul­ta­ti sono il video, ripe­tu­to tre vol­te, in cui il 28 feb­bra­io 2002 inter­vie­ne alla Came­ra per ricor­da­re a Sil­vio Ber­lu­sco­ni che il pre­ce­den­te gover­no di cen­tro­si­ni­stra ha avu­to un occhio di riguar­do per le sue azien­de. Per un tota­le di cir­ca sei­cen­to­mi­la visua­liz­za­zio­ni, men­tre non …

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Referendum Lombardia: dal plebiscito alle dimissioni

Maro­ni ha inter­ro­ga­to la Lom­bar­dia sul­l’au­to­no­mia, e la Lom­bar­dia ha rispo­sto for­te e chia­ro: vuo­le l’au­to­no­mia, ma da Maro­ni e dal­le cial­tro­ne­rie leghi­ste. Un voto che da ple­bi­sci­to si tra­sfor­ma in richie­sta di dimis­sio­ni per un gover­na­to­re cui i cit­ta­di­ni han­no vol­ta­to le spalle.

Fuori dalle balle (del referendum lombardo)

Il refe­ren­dum è uno stru­men­to che deve sta­re sal­da­men­te nel­le mani del popo­lo, per­ché que­sto pos­sa riven­di­ca­re la pro­pria sovra­ni­tà. Se diven­ta uno stru­men­to nel­le mani del pote­re, allo­ra il fine diven­ta plebiscitario