Dalle Alpi alle trivelle
Madesimo, in cima alla Valchiavenna (Sondrio), è il comune d’Italia più lontano dal mare: impossibile quassù parlare di referendum sulle trivellazioni? No!
Madesimo, in cima alla Valchiavenna (Sondrio), è il comune d’Italia più lontano dal mare: impossibile quassù parlare di referendum sulle trivellazioni? No!
Pisa è stato il primo Comune ad essere ufficialmente contrario alla revisione costituzionale ed alla riforma elettorale; L’Aquila il primo capoluogo di regione. Cosa è successo esattamente?
Al Tempio di Adriano di Roma una giornata dedicata alle ragioni del Sì al il referendum contro le trivellazioni in mare, in programma il 17 aprile 2016. Ambientalisti e giuristi hanno smontato ad uno ad uno gli argomenti del comitato pro astensione.
Il governo ha chiuso all’ipotesi di consentire nuove ricerche e “coltivazioni” di idrocarburi entro le dodici miglia nautiche dalla costa. L’esecutivo ritiene quindi che quelle perforazioni non siano in linea con il modello di approvvigionamento che ha in mente o, addirittura, ritiene che esse siano dannose per l’ecosistema marino. Ad ogni buon conto, non ne vuole più. Salvo, però, rinnovare a vita (nel senso di quella del giacimento) le concessioni esistenti.
Correva l’anno 2008: tramite un referendum il 95% dei sappadini recatisi alle urne chiese il passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli. Fu il 78% di tutti gli iscritti alle liste elettorali, che comprendono anche i residenti all’estero, che costituiscono parte integrante nel calcolo del quorum applicabile.
Il primo aprile, a Roma, costruiremo l’alternativa alle trivelle: un sistema energetico in grado di generare un PIL buono e una ricchezza pulita.
Intervista a Enzo Di Salvatore, docente di diritto costituzionale all’università di Teramo e co-fondatore del Coordinamento No Triv: se vincesse il “no” al referendum le ricerche già completate, come quella di Ombrina Mare a soli 6 chilometri (non miglia) dalla costa, non verrebbero azzerate, e se le regole cambiassero ancora in futuro (è già successo più volte) …
Enzo Di Salvatore: “Se noi No-Triv perdiamo la corsa al greggio riparte” Leggi altro »
Nel 2011 il 95,8% degli votanti nel referendum per la gestione del servizio idrico si espresse a favore dell’acqua pubblica. Ora, un emendamento del Partito Democratico cancella proprio l’architrave della legge: che il gestore dell’acqua sia pubblico.
Il caso Valtellina è una storia a due dimensioni: una piccola vicenda locale e tematica e allo stesso tempo un’esperienza civile che consideriamo paradigmatica e utile a tutta l’Italia Possibile che vogliamo costruire.
Per rispondere ad una riforma sbagliata, frutto di compromessi al ribasso e della convenienza politica contingente, serve una contro-proposta corale e lungimirante.