Riforma Dublino, Schlein: cancellazione del criterio del primo paese d’accesso è chiave di volta della riforma
La cancellazione del criterio del primo paese d’accesso è un passaggio chiave nella riforma del regolamento di Dublino
La cancellazione del criterio del primo paese d’accesso è un passaggio chiave nella riforma del regolamento di Dublino
Nella prassi del processo le ingiustizie e le discriminazioni si cristallizzano. Corrotti e corruttori, utilizzatori di risorse pubbliche per fini privati sono i più forti. All’altro estremo i poveri e i disagiati. E’ come avere due processi penali diversi. Pensiamo per esempio agli immigrati: arresto, convalida, rapida discussione e condanna. E stiamo parlando di un “reato” che potrebbe non esserlo nella sua accezione sostanziale. Per altri invece abbiamo processi ultra garantiti e lunghissimi. Il processo rimane tecnica mentre il diritto sostanziale dovrebbe mantenere la sua funzione di interpretazione della realtà e delle condotte umane alla luce del diritto. Il processo dovrebbe quindi mantenere funzione di strumento di democrazia per ristabilire la verità in nome del popolo.
La scuola pubblica ha problemi strutturali, che vanno risolti, perché è la scuola pubblica il primo motore dell’uguaglianza. Non li ha risolti la “buona scuola”, non li hanno risolti le riforme degli ultimi anni.
Legare il fallimento del sì al referendum Costituzionale al rischio che in Italia si apra una fase di fortissima instabilità con il seguente avvento di ‘populismi di destra’ è un discorso fazioso e pericoloso.
Il Jobs Act, dopo i decreti attuativi, ha una fisionomia ben definita. Molto chiara, se la si analizza con attenzione. Se invece si fa propaganda… Non deve scandalizzare se il governo ne fa un tot. Un tocco di rosa è parte del gioco. In questo caso, un tocco di verde: la legge “che una generazione …