scuola

“Senza oneri per lo Stato”: una riflessione sui finanziamenti alle scuole paritarie

Si deve rico­no­sce­re che que­sto nostro gover­no gial­lo­ver­de alme­no un meri­to ce l’ha: quel­lo di ave­re fat­to usci­re da un equi­vo­co plu­ri­de­cen­na­le la que­stio­ne del finan­zia­men­to alle scuo­le pri­va­te o — come ormai da mol­ti anni sia­mo costret­ti a dire per meri­to di pre­ce­den­ti gover­ni di cen­tro­si­ni­stra — paritarie.

L’ingorgo delle riforme genera mostri

Dopo Fede­li… Pit­to­ni. Sem­bra pro­prio che gli ulti­mi gover­ni abbia­no deci­so che la scuo­la è affa­re di igno­ran­ti. È vero che sia­mo il Pae­se con la mino­re per­cen­tua­le di lau­rea­ti in Euro­pa, ma che pro­prio non si tro­vi qual­cu­no in pos­ses­so di un tito­lo di stu­dio che gli per­met­ta di occu­par­si di istru­zio­ne in manie­ra com­pe­ten­te e fondata?

Alternanza Scuola- Lavoro: last minute con Comunione e liberazione

Nel mese di giu­gno, Loret­ta Bra­vi, asses­so­re del­la Regio­ne Mar­che con dele­ghe a lavo­ro, istru­zio­ne e for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le, ha invia­to una let­te­ra ai diri­gen­ti sco­la­sti­ci del­le scuo­le supe­rio­ri con la qua­le cal­deg­gia­va la par­te­ci­pa­zio­ne degli stu­den­ti del­le clas­si quar­te al Mee­ting di Comu­nio­ne e Libe­ra­zio­ne a Rimini

PNSD e fichi

Arri­va­no fino al 2020 le azio­ni pre­vi­ste dal Pia­no Nazio­na­le Scuo­la Digi­ta­le (PNSD) intro­dot­to nel 2015: si spe­gne­rà il suo entu­sia­smo inno­va­to­re? E qua­le futu­ro per i bistrat­ta­ti Ani­ma­to­ri Digitali?

Prestito d’onore o prestito di dolore?

Il Gover­no del cam­bia­men­to ha deci­so di com­pie­re un ulte­rio­re pas­so ver­so l’innovazione nel nostro Pae­se. Que­sta vol­ta, toc­ca all’Università: da alcu­ni gior­ni, l’idea lan­cia­ta dall’Esecutivo gial­lo-ver­de è quel­la dell’introduzione del cosid­det­to pre­sti­to d’onore, l’indebitamento stu­den­te­sco, al fine (così si dice) di favo­ri­re l’ingresso agli stu­di uni­ver­si­ta­ri anche ai red­di­ti più bas­si. Pec­ca­to che que­sta ipo­te­ti­ca misu­ra rischi di por­ta­re il livel­lo del­la nostra for­ma­zio­ne supe­rio­re indie­tro di alme­no trent’anni.