Il 4 dicembre e oltre
L’Italia ha bisogno di risposte diverse. Qualunque sia l’esito del referendum del 4 dicembre questo nostro viaggio RiCostituente attraverso l’Italia non terminerà.
L’Italia ha bisogno di risposte diverse. Qualunque sia l’esito del referendum del 4 dicembre questo nostro viaggio RiCostituente attraverso l’Italia non terminerà.
Un deciso e preparato gruppo di lavoro di lavoro dei Comitati Genovesi ha elaborato, insieme al Comitato Scientifico di Possibile, un percorso formativo volto a coloro che desiderano avvicinarsi alla politica (ma anche a coloro che già vi ruotano all’interno) e a quanti, più semplicemente, vogliano capirne meglio il funzionamento, con un linguaggio comprensibile, nell’ottica …
Di fronte al fallimento epocale della cosiddetta “Buona scuola” e alla particolare attenzione dedicata dal governo alle scuole private, vorremmo incontrare e confrontarci con insegnanti, pedagogisti, personale ATA, dirigenti scolastici, alunni, genitori che vogliano raccontarci la loro scuola pubblica, le loro idee, le loro proposte, per costruire insieme a loro un progetto che parta da chi la scuola la vive e sa di cosa si parla se si mette mano a una riforma.
La “Buona scuola” si sta rivelando un fallimento totale. Esistono poi situazioni ancora più drammatiche e di una in particolare vogliamo parlarvi oggi attraverso una lettera che hanno scritto i ragazzi del Liceo Artistico a Musicale di Cagliari.
La senatrice Puglisi, responsabile “Scuola” del PD, esulta per il mancato raggiungimento delle firme per il referendum sulla “Buona scuola”. 504.387 sono, però, quelle valide raccolte dal PD per il referendum costituzionale che vorrebbe innalzare la soglia.
Invece di cercare “fallimenti” negli altri e invece di esultare per il fatto che non ci siano firme sufficienti per promuovere il referendum sulla buona scuola, il Pd farebbe meglio a guardare ai propri fallimenti. Basta leggere i giornali o ascoltare i racconti di quanti ogni giorno, alunni e insegnanti, pagano sulla propria pelle il disastro della “buona scuola”.
Quello che accade all’Istituto Salvemini di Casalecchio (Bo) è lo specchio di quanto avevamo annunciato durante l’estate: le conseguenze delle nefandezze della cosiddetta “Riforma della Buona Scuola” si sono riversate, oltre che sul personale scolastico, anche sugli alunni di tutta Italia.
Nonostante la retorica governativa, la realtà dei fatti racconta di studenti e insegnanti che di fatto ancora non hanno cominciato l’attività scolastica in maniera sistematica.
Mentre il governo annunciava con toni trionfalistici gli esiti del concorso per i docenti, andava in scena un pasticcio incredibile, per il quale ci rimettono tutti: studenti e docenti.
Sono state depositate in questi giorni diverse interrogazioni alla Ministra dell’Istruzione riguardo il nuovo anno scolastico, che in alcune regioni ha già preso il via, presentando una serie di difficoltà, ritardi e forti disagi, mai registrati negli anni passati.