“Ho perso un’altra occasione buona, stasera”, cantava Vasco tanto tempo fa. Era colpa di Alfredo, con i suoi discorsi seri e inopportuni. Oggi invece l’occasione l’ha persa il più grande partito dell’opposizione. Era l’occasione per smascherare il governo finto, fatto di un partito di maggioranza che non governa, uno di minoranza che invece sì e di un premier fantoccio. Sarebbe bastato uscire dall’Aula e lasciare i due firmatari del contratto scannarsi sulla TAV e si sarebbero potute mettere in evidenza le contraddizioni in seno al capitonismo. E invece niente. Anzi. Il PD ha fatto una mozione protav e la lega l’ha votata.
D’altronde va detto per onestà che il PD ha dichiarato in ogni modo che non si sarebbe mai alleato con i 5stelle, ma non ha mai escluso la possibilità di fare un asse con la Lega. L’astensione ha un valore politico molto forte e da chi negli ultimi anni ha ritenuto di astenersi praticamente da tutto pur di non prendere una posizione, ce lo saremmo francamente potuto aspettare. Invece no. Diranno che l’hanno fatto per coerenza, che le posizioni politiche e il bene del Paese non si barattano con le convenienze del momento, diranno però anche che Salvini, l’uomo che oggi hanno supportato, deve andarsene e lo diranno con diverse raccolte di firme e nel frattempo invocheranno l’unità.
Forse però questo increscioso passaggio ci spiega finalmente perché Salvini è sempre più saldo, perché gli italiani lo seguono, perché non si vede all’orizzonte nient’altro che lui come guida di questo Paese. Per me è la macchina che c’ha che conta…