Anche nel 2022 torna Terre Resistenti!

Anche quest’anno tor­na­no i pac­chi del­le Ter­re Resi­sten­ti. Un pro­get­to nato nel 2016, attra­ver­so il qua­le in cin­que anni abbia­mo soste­nu­to con più di 50.000 euro le azien­de col­pi­te dal sisma del­le Mar­che. Ci saran­no tre tipo­lo­gie di pac­chi che si potran­no acqui­sta­re que­st’an­no, tut­ti com­po­sti con pro­dot­ti del ter­ri­to­rio, del­le azien­de col­pi­te dal sisma o dal­l’al­lu­vio­ne che nel set­tem­bre scor­so ha deva­sta­to inte­ri comu­ni mar­chi­gia­ni, pro­vo­can­do vit­ti­me e distruzione.

Scri­vi a terreresistenti@gmail.com entro il 25 novem­bre 2022 per ordi­na­re il tuo pacco. 

Si resi­ste, quin­di. Mai come quest’anno. Resi­stia­mo e lottiamo. 

Con­tro l’indifferenza di chi dimen­ti­ca dram­mi e respon­sa­bi­li­tà appe­na si spen­go­no i riflet­to­ri, con­tro la nega­zio­ne dei cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci e di chi mini­miz­za le con­se­guen­ze di un siste­ma che non è più soste­ni­bi­le. Con­tro le disu­gua­glian­ze che di fron­te alle dif­fi­col­tà emer­go­no in tut­to il loro dram­ma­ti­co dila­ga­re. Con­tro un indi­vi­dua­li­smo esa­spe­ra­to che ha per­so il valo­re del­la soli­da­rie­tà e del­la col­let­ti­vi­tà. Con­tro l’ignoranza, chi dif­fon­de infor­ma­zio­ni distor­te e caval­ca rab­bia e pau­re ine­si­sten­ti per il pro­prio tor­na­con­to poli­ti­co ed economico.

E resi­stia­mo e lot­tia­mo per le gio­va­ni gene­ra­zio­ni, a cui dedi­che­re­mo una par­te dei pro­ven­ti di que­sta iniziativa.

Quest’anno ogni pac­co infat­ti avrà una dop­pia finalità.

Se da una par­te soster­re­mo con l’acquisto di eccel­len­ti pro­dot­ti le azien­de col­pi­te dal sisma e dall’ allu­vio­ne, dall’altra soster­re­mo i costi per un pro­get­to di rico­stru­zio­ne per ripri­sti­na­re spa­zi per i più pic­co­li a Seni­gal­lia. Per que­sto abbia­mo aggiun­to 2 € al costo del pac­co, a cui aggiun­ge­re­mo 2 € noi come Ter­re Resi­sten­ti. Un rap­por­to di Save The Chil­dren di qual­che anno fa ripor­ta­va nel det­ta­glio quan­ti spa­zi di gio­co e socia­liz­za­zio­ne abbia­mo tol­to negli anni alla popo­la­zio­ne più gio­va­ne e qua­li con­se­guen­ze que­sto abbia nel­la loro cre­sci­ta. Bam­bi­ni e bam­bi­ne sono sem­pre in fon­do alle prio­ri­tà, c’è sem­pre qual­co­sa che arri­va pri­ma, più importante.

E inve­ce dovreb­be­ro esse­re in cima alle prio­ri­tà di ogni agen­da poli­ti­ca, socia­le, culturale.

Ter­re Resi­sten­ti e Pos­si­bi­le, anche con que­sto pic­co­lo gran­de pro­get­to, voglio­no ricor­da­re che tut­to si tie­ne insie­me. E lo fac­cia­mo anche nel ricor­do di chi è sta­to strap­pa­to ai pro­pri gio­chi dal­le con­se­guen­ze di quei deva­stan­ti cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci che gli adul­ti non voglio­no affron­ta­re, minan­do col­pe­vol­men­te il futu­ro del­le gio­va­ni generazioni.

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Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.