Il Tour RiCostituente di Possibile, un viaggio plurale e corale attraverso l’Italia

Il tour RiCostituente ci sta portando in tutte le province italiane. In ogni incontro associamo alla Costituzione i temi fondamentali della politica italiana. Il nostro auspicio è di essere sempre di più. Per questo vi chiediamo non soltanto di seguirci, ma di accompagnarci, di organizzarvi, di partecipare.

Il tour RiCo­sti­tuen­te ci sta por­tan­do in tut­te le pro­vin­ce ita­lia­ne. Come già a Reg­gio Emi­lia, in ogni incon­tro asso­cia­mo alla Costi­tu­zio­ne i temi fon­da­men­ta­li del­la poli­ti­ca ita­lia­na. Que­sta set­ti­ma­na è suc­ces­so a Roma con l’ac­co­glien­za e a Lava­gna con la lega­li­tà.

Sul sito iovoto.no tro­ve­re­te tut­te le tap­pe di que­sto viag­gio plu­ra­le e cora­le, attra­ver­so l’I­ta­lia, insie­me alle più impor­tan­ti pub­bli­ca­zio­ni e pre­se di posi­zio­ne ver­so il refe­ren­dum costituzionale.

Il nostro auspi­cio è di esse­re sem­pre di più.

Per que­sto vi chie­dia­mo non sol­tan­to (e banal­men­te) di seguir­ci, ma di accom­pa­gnar­ci, di orga­niz­zar­vi, di partecipare.

Si può fare in mol­ti modi: lascian­do i vostri dati al sito, iscri­ven­do­vi a Pos­si­bi­le, fon­dan­do un comi­ta­to, con­tri­buen­do anche con pochi euro a una sfi­da che è libe­ra e sen­za padro­ni, in tut­ti i sensi.

Insie­me viag­ge­re­mo e rac­co­glie­re­mo le pro­po­ste per un pro­get­to di gover­no che sta già pren­den­do for­ma, gra­zie al lavo­ro di Andrea Per­ti­ci, Emi­lia­no San­to­ro, Davi­de Sera­fin e mol­ti altri.

Pro­muo­ve­re­mo la cam­pa­gna di Ste­fa­no Cato­ne, che sarà nei Bal­ca­ni nei pri­mi gior­ni di ago­sto, e subi­to dopo Bea­tri­ce Bri­gno­ne sarà in Gre­cia, sem­pre sul­la pista ver­so l’Eu­ro­pa. Euro­pa che voglio­no rag­giun­ge­re i rifu­gia­ti ma che vor­rem­mo ritro­va­re anche noi, per­ché la lati­tan­za dei gover­ni — pri­ma anco­ra che del­la com­mis­sio­ne — fa dav­ve­ro spavento.

Ve lo chie­dia­mo così, come lo si chie­de ai com­pa­gni e agli ami­ci che con­di­vi­do­no le bat­ta­glie giuste.

E la poli­ti­ca è rea­le solo se è con­di­vi­sa.

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