Traffico di animali: interroghiamo il governo

Il giro d’affari del traffico illegale di animali è enorme, e a questo si aggiunge anche il traffico di animali selvatici. Il terzo dopo armi e droga.

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1505893718367{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Ieri Repub­bli­ca, in un arti­co­lo a fir­ma di Mar­ghe­ri­ta D’Amico, ha posto nuo­va­men­te l’at­ten­zio­ne sul­l’e­nor­me busi­ness ille­ga­le lega­to al traf­fi­co di cuc­cio­li di cani e gat­ti pro­ve­nien­ti dall’Est Euro­pa, paga­ti 50 euro da com­mer­cian­ti sen­za scru­po­li e riven­du­ti nel nostro Pae­se a 1000 euro.

Non è la pri­ma vol­ta che que­sto vasto e cre­scen­te mer­ca­to clan­de­sti­no vie­ne rac­con­ta­to, ma alle Isti­tu­zio­ni il feno­me­no sem­bra esse­re invisibile.

Cuc­cio­li pro­ve­nien­ti da Slo­vac­chia, Unghe­ria, Rus­sia e Ucrai­na.

I più “for­tu­na­ti” arri­va­no vivi, anzi, “anco­ra vivi”, anco­ra per poco.

La mag­gior par­te del­le vol­te infat­ti, que­sti cuc­cio­li, ven­du­ti a igna­ri acqui­ren­ti, muo­io­no per man­can­za di vac­ci­ni, per virus o bat­te­ri con­trat­ti duran­te il viag­gio e a cau­sa del­le pes­si­me con­di­zio­ni in cui ven­go­no fat­to nasce­re e crescere.

I cuc­cio­li, strap­pa­ti alla madre dopo poche set­ti­ma­ne di vita, ven­go­no reclu­si in gab­bie e con­dan­na­ti a cre­sce­re al buio e nel­la spor­ci­zia. Le madri sono usa­te per la ripro­du­zio­ne fino allo sfi­ni­men­to e bom­bar­da­te di ormo­ni per sfrut­ta­re al mas­si­mo la loro fer­ti­li­tà. Vere e pro­prie azien­de dell’orrore.

Dopo poche set­ti­ma­na di vita (ben pri­ma quin­di dei novan­ta gior­ni neces­sa­ri per un sano svi­lup­po e un cor­ret­to equi­li­brio carat­te­ria­le) i cuc­cio­li, così bru­tal­men­te pre­le­va­ti, viag­gia­no nasco­sti e sti­pa­ti in auto e fur­go­ni sen­za area­zio­ne e sen­za le più ele­men­ta­ri nor­me igie­ni­co-sani­ta­rie, accom­pa­gna­ti da docu­men­ti fal­si dove vie­ne modi­fi­ca­ta la data di nasci­ta così da poter appor­re il fal­so tim­bro dei vaccini.

Il giro d’affari del traf­fi­co ille­ga­le di ani­ma­li è enor­me, e a que­sto si aggiun­ge anche il traf­fi­co di ani­ma­li sel­va­ti­ci. Il ter­zo dopo armi e dro­ga.

Socie­tà fit­ti­zie che die­tro una “nor­ma­le” atti­vi­tà, fat­tu­ra­no milio­ni di euro sul­la pel­le degli animali.

Basti pen­sa­re che solo la Repub­bli­ca Ceca può con­ta­re su un mer­ca­to di espor­ta­zio­ne di cuc­cio­li che ren­de un giro d’affari di 58 milio­ni l’anno.

Un Pae­se civi­le non può tol­le­ra­re il pro­fit­to fon­da­to ille­ci­ta­men­te sul­lo sfrut­ta­men­to di cani e gat­ti nati e alle­va­ti in con­di­zio­ni riprovevoli.

Non può far­lo per la sof­fe­ren­za che arre­ca, per le con­se­guen­ze sani­ta­rie che coin­vol­go­no sia ani­ma­li che per­so­ne, per le orga­niz­za­zio­ni cri­mi­na­li che alimenta.

E’ dun­que neces­sa­rio infor­ma­re, per­ché que­sto siste­ma di sfrut­ta­men­to cri­mi­na­le coin­vol­ge anche gli stes­si igna­ri acqui­ren­ti, che, se non ade­gua­ta­men­te infor­ma­ti e sen­si­bi­liz­za­ti sul­la pro­ve­nien­za del cane e il tipo di alle­va­men­to da cui pro­ven­go­no, si ren­do­no com­pli­ci a loro insa­pu­ta di quest’orrendo mer­ca­to, spes­so acqui­stan­do i cuc­cio­li on line, nel­le fie­re o rispon­den­do a qual­che annuncio

E su que­sto tema denun­cia­mo il disin­te­res­se dell’Europa.

La tan­to pro­cla­ma­ta Ana­gra­fe Cani­na Euro­pea è anco­ra fer­ma al palo, men­tre potreb­be rap­pre­sen­ta­re il fon­da­men­ta­le stru­men­to per con­trol­la­re il feno­me­no del traf­fi­co clan­de­sti­no e in par­te contenerlo.

È neces­sa­ria un’as­sun­zio­ne di respon­sa­bi­li­tà di tut­ti gli Sta­ti mem­bri, in pri­mis l’I­ta­lia, affin­chè la Com­mis­sio­ne euro­pea intro­du­ca nor­me più seve­re, l’obbligo del micro­chip alla pri­ma vac­ci­na­zio­ne che di nor­ma non dovreb­be avve­ni­re pri­ma del­la quin­ta set­ti­ma­na e il divie­to di ven­di­ta di ani­ma­li online.

La Com­mis­sio­ne infat­ti ha in più occa­sio­ni riba­di­to che le nor­me ci sono, ma con tut­ta evi­den­za non sono suf­fi­cien­ti.

Il con­tra­sto al traf­fi­co di cuc­cio­li pro­ve­nien­ti  dal­l’E­st è uno dei pun­ti pro­gram­ma­ti­ci del nostro Mani­fe­sto per il Benes­se­re Ani­ma­le e abbia­mo in più occa­sio­ni depo­si­ta­to atti di sin­da­ca­to ispet­ti­vo per sol­le­ci­ta­re il Gover­no ad assu­me­re prov­ve­di­men­ti in tal senso.

Come qua­si sem­pre capi­ta, il Gover­no è rima­sto silen­te. Noi insi­stia­mo e abbia­mo pre­sen­ta­to una nuo­va inter­ro­ga­zio­ne, cer­ti che si trat­ti di un tema in cui si deb­ba inter­ve­ni­re con urgen­za e determinazione.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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