[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1491394585812{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]È stato pubblicato l’altro ieri in gazzetta ufficiale un decreto ministeriale che consente, di fatto, nuove trivellazioni entro le 12 miglia marine. La legge, in realtà, prevede che entro le 12 miglia marine sia possibile solo continuare a estrarre con i pozzi esistenti e portare a termine il programma di sviluppo previsto al momento del rilascio della concessione: nuovi pozzi e nuove piattaforme potrebbero esserci solo se già previsti dal programma di sviluppo originariamente presentato. Questo aveva stabilito anche il Consiglio di Stato nel 2011. E questa è l’unica possibile interpretazione ammessa, nonostante l’esito negativo del referendum del 17 aprile 2016. Dall’altro ieri, invece, si potrà modificare il programma di sviluppo e si potranno recuperare le riserve esistenti, e cioè costruire nuovi pozzi e nuove piattaforme: quindi, nuove trivellazioni entro le aree ricadenti entro le 12 miglia marine, già date in concessione, saranno ora possibili.
Enzo Di Salvatore[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]