Tutte le soglie che contano

Ci sono soglie che nel dibattito sulla legge elettorale non contano, e invece contano. Contano tantissimo, se crediamo che la politica non sia soltanto amministrazione del presente, ma soprattutto sguardo sul futuro e sul mondo che vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi.

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1496490245593{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Ci sono soglie che nel dibat­ti­to sul­la leg­ge elet­to­ra­le non con­ta­no, e inve­ce con­ta­no. Con­ta­no tan­tis­si­mo, se cre­dia­mo che la poli­ti­ca non sia sol­tan­to ammi­ni­stra­zio­ne del pre­sen­te, ma soprat­tut­to sguar­do sul futu­ro e sul mon­do che voglia­mo lascia­re a chi ver­rà dopo di noi. Ecco per­ché la «discus­sio­ne sul­la soglia» non può dimen­ti­ca­re soglie ben più impor­tan­ti, a par­ti­re da quel­la dei due gra­di cen­ti­gra­di, da non supe­ra­re se non voglia­mo che il dilu­vio tra­vol­ga tut­to e tut­ti, e tut­te le soglie pos­si­bi­li e imma­gi­na­bi­li. Una soglia che si tie­ne stret­ta con quel­l’al­tra soglia, quel­la dell’8 ago­sto, quan­do lo scor­so anno abbia­mo supe­ra­to le risor­se ter­re­stri e natu­ra­li uti­liz­za­bi­li in un anno per­ché tut­to non vada a cata­fa­scio, e anche con la soglia di 410 ppm (par­ti per milio­ne) del­la CO2 che abbia­mo supe­ra­to ad ini­zio maggio.

Par­ten­do da qui tro­via­mo poi la soglia del­l’in­ca­pien­za, al di sot­to del­la qua­le sono rele­ga­ti 3,8 milio­ni di con­tri­buen­ti, esclu­si dal bonus 80 euro (e la soglia del­l’I­SEE e del­l’I­SPE Uni­ver­si­tà, com­ple­ta­men­te dimen­ti­ca­te dal­le poli­ti­che dei bonus), e la soglia dei 7 euro, sot­to la qua­le la paga ora­ria diven­ta ingiu­sta non digni­to­sa. La soglia del­la pre­ca­rie­tà, che coin­vol­ge 3,3 milio­ni di lavo­ra­to­ri. E la soglia limi­te per paga­men­ti in con­tan­ti, che a 3 mila euro non ser­ve a nien­te, se non ad avvan­tag­gia­re colo­ro che del­le soglie se ne fre­ga­no da sempre.

Abbia­mo le soglie civi­li, quel­la dell’8 per mil­le e dei suoi 600 milio­ni di inop­ta­to, e la soglia di 500 mil­li­gram­mi di can­na­bis, oltre la qua­le non sareb­be più con­su­mo per­so­na­le, secon­do il proibizionismo.

Abbia­mo, ulti­ma ma non ulti­ma, la soglia limi­te al pote­re ese­cu­ti­vo, che una rifor­ma costi­tu­zio­na­le vole­va abbat­te­re ma che un voto popo­la­re ha tenu­to sal­da: la pri­ma e più impor­tan­te soglia da con­si­de­ra­re in occa­sio­ne del­la rifor­ma del­la leg­ge elet­to­ra­le. Una leg­ge che dovreb­be esse­re sem­pli­ce, che dovreb­be rical­ca­re la sud­di­vi­sio­ne dei pote­ri (appun­to) e ren­de­re facil­men­te com­pren­si­bi­le chi stia­mo votan­do, evi­tan­do pastic­ci e inciu­ci all’u­ni­co sco­po di per­pe­tua­re la clas­se poli­ti­ca del­lo #spec­chio­ri­fles­so, all’in­ter­no del­la qua­le nes­su­no è mai respon­sa­bi­le di nul­la.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1496573018282{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text][/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.