Il brutto pasticcio del tesseramento gonfiato non si ferma qui. Non si ferma ai numerosi e vergognosi casi di irregolarità che, in queste settimane, in occasione dei congressi locali, hanno percorso l’Italia intera, dal profondo nord al profondo sud. Il pasticcio continua con la decisione di bloccare il tesseramento lunedì 11: una decisione che rivela, ancora una volta, l’incapacità del Partito Democratico di gestire con linearità e fermezza i processi che avvengono al suo interno.
Fermare ora, concedendo questi ultimi tre giorni, non ci evita i problemi, che si concentreranno nel fine settimana, come già ci stanno segnalando da molte realtà. E questa decisione non chiarisce cosa è successo e di chi siano le responsabilità. Non possiamo bloccare le decisioni della maggioranza, ma non condividiamo un blocco del genere, che affronta i problemi tardi e senza risolverli.
Noi non abbiamo capibastone sul territorio. Noi non abbiamo pacchetti di tessere in bianco. Ma abbiamo una straordinaria risorsa: abbiamo le donne e gli uomini che possono fare la differenza, facendo le cose per bene, e di persona, appunto. Ecco perché ti chiediamo di partecipare all’operazione “Un tranquillo weekend da PD”.
Se sei già tesserato al Partito Democratico ti chiediamo di fare passare #untranquilloweekenddaPD ad un amico, telefonandogli per convincerlo a fare “il grande passo”, ad accettare la nostra #propostahard, per accompagnarlo di persona, durante il fine settimana, a fare la tessera del Partito Democratico.
Se il grande passo non l’hai ancora fatto, questo è il momento giusto. Non ce ne saranno altri: recati nel Circolo del Partito Democratico più vicino a casa tua per fare la tessera. Racconta su Twitter e su Facebook #untranquilloweekenddaPD e segnala eventuali irregolarità. Abbiamo bisogno di te, contro i signori delle tessere e per cambiare il Partito Democratico.