[vc_row][vc_column][vc_column_text]La Certosa di Trisulti a Collepardo (FR) è un sito che per secoli è stato punto di riferimento per la cura dello spirito, un bene comune da tutelare rispetto a qualsiasi trasformazione che ne snaturino la storia e la tradizione.
La Certosa deve rimanere un luogo aperto al mondo, interculturale, nella piena disponibilità della comunità locale e degli escursionisti, un avamposto d’Europa per farne un luogo simbolo di idee che non si chiudono al mondo, ma continuano a respirare.
Per questi motivi, condivido la nota del Comitato Altiero Spinelli di Frosinone, che fin dal primo momento è stato accanto alla comunità locale, e invito tutte e tutti alla marcia del 16 marzo, per chiedere la revoca definitiva della concessione alla Dignitatis Humanae Institute.
Beatrice Brignone
Il 14 febbraio 2018, quando Dario Franceschini era ministro dei Beni e delle attività Culturali, la Dignitatis Humanae Institute (DHI) vicina a Steve Bannon si aggiudicò partecipando a un regolare bando di gara, la concessione della Certosa di Trisulti, luogo carico di storia e tradizioni che per secoli è stato punto di riferimento per la cura dello spirito e apprezzato punto di riferimento per il turismo culturale.
L’aggiudicazione alla DHI ha creato malcontento nelle comunità locali, sia per la cifra irrisoria dell’affitto (100.000 euro annui per 19 anni), sia per le finalità della concessione, l’apertura di una scuola di politica e sede centrale di un movimento che guarda agli affari internazionali favorendo l’intolleranza, l’odio e la discriminazione, noto per le sue posizioni ultracattoliche di chiaro stampo nazionalista, sovranista e di estrema destra.
Il 29 dicembre si è svolta una marcia di protesta, organizzata dalla rete di comitati e associazioni locali, che chiedeva la revoca della concessione.
Ieri 25 gennaio presso l’Aula di Montecitorio l’on. Fratoianni ha presentato a nome di tutti noi un’interpellanza urgente in merito all’aggiudicazione dell’Abbazia alla Fondazione DHI presieduta da Harnwell. il Governo ha dovuto rispondere circa la sussistenza dei requisiti richiesti dal Bando, e gli eventuali possibili profili di illegittimità in tutto l’iter che ha portato all’assegnazione del bene; le parole di Gianluca Vacca, sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali «le dichiarazioni del rappresentante legale dell’associazione, asseritamente riportate dalla stampa, comunque non formano parte dell’offerta presentata e del progetto di valorizzazione allegato e non trovano disciplina alcuna nell’ambito della concessione stipulata».
In pratica nel bando non era previsto l’insediamento di una scuola politica sovranista, che prevedeva invece la tutela e la valorizzazione della Certosa.
Ci aspettiamo che il governo revochi la concessione.
Nella conferenza stampa che è seguita all’interpellanza in aula, la rappresentante delle Comunità Solidali, la rete dei comitati e associazioni dei territori a cui Possibile partecipa attivamente, ha dichiarato di considerare la risposta del Sottosegretario un primo passo nella giusta direzione.
Come Possibile, continueremo a monitorare la situazione e parteciperemo il 16 marzo alla marcia nazionale per chiedere la revoca definitiva dell’assegnazione alla DHI.
Possibile Frosinone — Comitato Altiero Spinelli[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]