Una nuova generazione, la Generazione G — 30 Novembre, Milano

Avremo testimonianze da chi nelle piazze c’è stato e ha contribuito a organizzarle, da chi salva i migranti, da chi si batte perché i cosiddetti lavoretti siano riconosciuti per quello che sono, ovvero lavori veri e propri, da chi di questa nuova generazione ne fa parte, e non si limita a commentarla. Da chi fa politica anche senza bisogno di ritrovarsi nelle sue forme tradizionali, da chi studia perché gli è stato detto che lo studio era la chiave per realizzarsi e poi ha scoperto che studiare costa e che il mondo del lavoro là fuori non era così pronto a riconoscere non tanto il valore legale, quanto quello morale di quello studio.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]G come Green (e come Greta).

G come Glo­bal (e come Glocal).

G come Gen­der Equality.

G come Good Hospitality.

G come Gene­ra­zio­ne G.

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C’è una nuo­va gene­ra­zio­ne, la Gene­ra­zio­ne G.

Quel­la che si occu­pa del­le pros­si­me, di gene­ra­zio­ni, e se ne pre­oc­cu­pa più di quan­to non abbia­no fat­to le precedenti.

Quel­la che nell’ultimo anno si è impo­sta all’attenzione del mon­do, sen­za altre for­ze se non le pro­prie, e quel­la del­le pro­prie idee. Con un suo sti­le, sue paro­le, un suo modo di fare le cose e di riven­di­ca­re il dirit­to di voler­le fare diver­sa­men­te da chi l’ha preceduta.

Con Pos­si­bi­le abbia­mo deci­so di inda­gar­la, con un sen­so di urgen­za, per­ché è del tut­to evi­den­te che se loro stes­si aves­se­ro pen­sa­to di poter aspet­ta­re di cre­sce­re, beh, non ne avrem­mo mai sen­ti­to parlare.

Lo fare­mo a par­ti­re da saba­to 30 novem­bre — alle 10.00 — in via Ugo Tar­chet­ti 2 all’Hotel NH Mila­no Tou­ring, Sala Tou­ring (non al Cen­tro Mar­che­si come pre­ce­den­te­men­te comunicato).

Una gior­na­ta di for­ma­zio­ne, la pri­ma di una serie come già annun­cia­to a luglio nel cor­so dell’ultimo Politicamp.

Avre­mo testi­mo­nian­ze da chi nel­le piaz­ze c’è sta­to e ha con­tri­bui­to a orga­niz­zar­le, da chi sal­va i migran­ti, da chi si bat­te per­ché i cosid­det­ti lavo­ret­ti sia­no rico­no­sciu­ti per quel­lo che sono, ovve­ro lavo­ri veri e pro­pri, da chi di que­sta nuo­va gene­ra­zio­ne ne fa par­te, e non si limi­ta a com­men­tar­la. Da chi fa poli­ti­ca anche sen­za biso­gno di ritro­var­si nel­le sue for­me tra­di­zio­na­li, da chi stu­dia per­ché gli è sta­to det­to che lo stu­dio era la chia­ve per rea­liz­zar­si e poi ha sco­per­to che stu­dia­re costa e che il mon­do del lavo­ro là fuo­ri non era così pron­to a rico­no­sce­re non tan­to il valo­re lega­le, quan­to quel­lo mora­le di quel­lo studio.

Una gior­na­ta in cui saran­no i pro­ta­go­ni­sti e le pro­ta­go­ni­ste del­la gene­ra­zio­ne G a inse­gna­re e tut­ti gli altri a impa­ra­re nuo­ve solu­zio­ni per­ché quel­le vec­chie, evi­den­te­men­te, non funzionano.

Ti aspet­tia­mo il 30 novem­bre a Mila­no.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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