La nostra comunità è chiamata a confrontarsi e prendere una decisione in vista delle prossime elezioni europee.
La foto che meglio rappresenta il progetto che avevamo in mente è quella scattata dal palco dello scorso Politicamp raffiguranti Annalisa Corrado, Elly Schlein, Laura Boldrini, Rossella Muroni e la sottoscritta con la maglietta rossa.
Un progetto europeista, femminista, ecologista, solidale.
Fin da quel palco ci sarebbe piaciuto lanciare un tale progetto, che riunisse le forze progressiste ed ecologiste di chiara vocazione europeista del Paese per coprire uno spazio politico che non è rappresentato né da chi vuole demolire l’Europa, né da chi l’ha portata allo stato attuale, ma è prevalsa la maggior cautela di provare a mettere tutte le forze intorno a un tavolo senza lanciare avanti la palla, per non rischiare di irrigidire i rapporti.
Nei giorni immediatamente successivi siamo stati invitati dai Verdi Europei a confrontarci a un tavolo a cui hanno fin da subito partecipato anche i i Verdi Italiani, Diem25, Futura e Italia In Comune e siamo stati loro ospiti a Bruxelles nel mese di ottobre per un confronto con i rappresentanti del gruppo. Pur trovandoci d’accordo a livello programmatico e sulla necessità di una proposta credibile e fresca, chiaramente europeista, la maggior criticità l’abbiamo sempre riscontrata nella chiusura soprattutto dei Verdi Italiani nei confronti dei partiti di sinistra che fanno riferimento alla Sinistra Europea e dalla loro apertura nei confronti di forze incompatibili con noi, quale PiùEuropa.
Nel frattempo, a partire dalle ultime settimane del 2018, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha lanciato un percorso per verificare se ci fossero le condizioni per la costruzione di un percorso con le forze civiche e politiche di sinistra che si riconoscessero nella sua guida, dando vita così a una “cabina di regia” che verificasse tali condizioni. Come partito non siamo mai stati coinvolti in tale percorso. Ha partecipato Elly Schlein, invitata in virtù del suo ruolo all’Europarlamento e della stima nei suoi confronti, ma non c’è stato interesse a coinvolgere Possibile nel suo complesso e agli organismi di partito non sono mai state rese note le occasioni di incontro.
In ogni caso l’interlocuzione di DeMa con Pap e le sue posizioni euroscettiche hanno sempre rappresentato per noi un limite insormontabile nella costruzione di un progetto di quel tipo. È notizia di un paio di settimane fa che De Magistris ha abbandonato il suo progetto e si ritira dalla sfida Europea, per l’impossibilità di sciogliere i nodi politici legati alle forze coinvolte in tale operazione.
Nel frattempo si è formalizzato il rapporto politico tra Verdi Europei, Verdi Italiani e Italia in Comune che hanno definitivamente confermato l’indisponibilità ad allearsi con i partiti della Sinistra Europea, ma al contempo hanno inviato a noi l’appello, che abbiamo provveduto ad inoltrare a tutti voi, a proseguire con loro il percorso intrapreso nei mesi scorsi.
A fronte della chiusura da parte dei Verdi Italiani e Italia in Comune, mercoledì 6 marzo, la Sinistra Europea ha indetto una riunione, dove siamo stati invitati, per capire se ci fossero le condizioni di presentare un progetto sotto il simbolo della GUE tra forze di sinistra, basate su politiche antiliberiste e ecologiste e una prima linea femminile.
Nonostante mesi di lavoro, non siamo riusciti nell’intento di creare un unico fronte ampio che potesse tenere insieme forze ecologiste Europeiste e progressiste e oggi ci troviamo di fronte a una proposta che fa riferimento alla famiglia e al simbolo dei Verdi Europei a cui partecipano ad oggi Verdi Italiani e Italia in Comune (i proponenti confermano la mancata alleanza con PiùEuropa) e a una proposta che fa riferimento alla famiglia e al simbolo della GUE-Sinistra Europea a cui ad oggi partecipano Il Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana e Il Partito del Sud
Malgrado il lavoro portato avanti con tanta determinazione, convinti della necessità di presentare un campo ampio che scongiurasse la frammentazione delle forze progressiste e ecologiste, è del tutto evidente che nessuna delle due ipotesi è quella che ci eravamo prefigurati ed entrambi presentano criticità. Ma non è possibile attendere oltre, è il momento di scegliere.
Si apre così la terza opzione di non presentarci in nessuna coalizione, non essendo nessuna delle due quella che abbiamo cercato di costruire e di sostenere i candidati che riteniamo essere maggiormente rappresentativi.
Al fine di confrontarci sulle diverse ipotesi in discussione, è convocata per sabato 16 marzo l’assemblea delle iscritte e degli iscritti di Possibile.
Stiamo cercando di organizzare un’unica assemblea a Roma aperta a tutte le iscritte e gli iscritti, nel caso il breve tempo a disposizione non permettesse di realizzare tale ipotesi, nella stessa giornata si organizzeranno assemblee regionali. Entro domani sapremo dare conferma definitiva.
A partire da domenica 17 marzo e fino a martedì 19 marzo si terrà la consultazione su piattaforma a cui potranno partecipare tutte le iscritte e gli iscritti di Possibile in regola con tesseramento per gli anni 2018 e 2019.
Ricordiamo che per iscriversi o rinnovare il tesseramento è sufficiente eseguire la procedura on line su Viva all’indirizzo http://viva.possibile.com/backoffice/frm_login.php