[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il Pd e i suoi follower stanno usando molto l’argomento del voto utile.
Ma un voto utile a chi? Pensiamoci un momento.
Un voto utile a fermare la destra? No, questo francamente no, oggi poi in particolare è proprio impossibile sostenerlo (vero Minniti?): al massimo si fermano i migranti, in Libia.
Un voto utile per governare con Berlusconi, quello sì.
Quel Berlusconi di cui condividono molte idee e di cui hanno realizzato molte promesse, dagli sconti fiscali alle politiche sul lavoro, dalle grandi opere alle scelte in campo ambientale.
Un voto utile per cacciare dal mare le Ong, approvando leggi indecorose sul decoro, contro i poveri e i disagiati.
Un voto utile a una nuova larga intesa, al centro dello schieramento politico, con tutti i protagonisti del trasformismo italiano nelle proprie liste: Casini, Lorenzin e i formigoniani in Lombardia, per fare un esempio.
Un voto utile per altre norme come quelle contenute nel Jobs Act, che tolgono diritti e garanzie ai lavoratori: utile alla precarietà e alla riduzione dei salari.
Un voto utile a far fare alla Boschi un’altra riforma costituzionale? Abbiamo già dato. Utile a fare leggi elettorali come il Rosatellum, che è il colore del Porcellum: solo ora gli italiani si rendono conto di quanto si tratti di una legge truffaldina.
Un voto utile a far indignare gli insegnanti e a deludere gli ambientalisti? Un voto utile ai grandi concessionari autostradali, come nello Sblocca Italia? Un voto utile per le trivelle?
Un voto utile a mandare in Parlamento deputati e senatori che poi faranno il contrario di ciò che si era promesso, come è già capitato troppe volte nella legislatura che si chiude?
Un voto utile a chi? A cosa?
È un argomento falso e utile solo a indebolire le ragioni di chi crede in qualcosa di diverso e che vorrebbe che fosse rappresentato in Parlamento.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]