Per l’ennesima volta i lavoratori Whirlpool di Napoli tornano in piazza a denunciare l’abbandono da parte delle istituzioni.
Il settore delle lavatrici secondo i dati presentati recentemente da Applia Italia, l’associazione di Confindustria dei produttori del settore, è cresciuto del 40%. La Whirlpool assumerà 600 dipendenti nella sua struttura di Cassinetta (Milano).
Questi dati stridono con il destino della Whirlpool di Napoli che ad ottobre ha interrotto la produzione dopo 16 mesi di vertenza con i 356 lavoratori dello stabilimento di Via Argine lasciati senza un futuro.
Tre ministri si sono succeduti e tanti sono stati i milioni investiti dallo Stato ma l’azienda abbandonerà lo stesso Napoli.
Oltre a dare delle risposte a questi lavoratori bisogna fare anche una riflessione più profonda sulla desertificazione industriale in atto a Napoli e nel Sud Italia.
Non è immaginabile che la politica rincorra soltanto le emergenze che si presentano nei vari stabilimenti senza avere una vera politica industriale che crei le condizioni per creare e mantenere imprese e posti di lavoro che mancano tragicamente nel nostro territorio.
Tutto questo ad oggi manca. E dobbiamo lavorare per porvi rimedio visto che nessuno lo fa.
Napoli Possibile